La pensione per casalinghe è un contributo utile a molte donne che scelgono di dedicarsi alla famiglia e alla casa: ecco quali sono i requisiti, a chi spetta e a quanto ammonta.
Non si può non definire le casalinghe come delle vere e proprie lavoratrici non riconosciute: passano intere giornate tra faccende domestiche e gestione della casa e della famiglia. In loro favore, l’INPS ha istituito un fondo che risale al 1°Gennaio 1997.
Facciamo maggiore chiarezza su questa questione, ecco chi sono le casalinghe che potranno percepire questa pensione e come fare per richiederla.
Pensione per casalinghe: quali sono i requisiti e le modalità di accesso
Al Fondo pensionistico per casalinghe possono iscriversi sia uomini che donne d’età compresa tra i 16 e i 65 anni e che presentino alcune caratteristiche. Essi, infatti, devono soddisfare dei particolari requisiti che favoriranno l’accesso alla pensione.
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In particolare:
- Non devono percepire alcuna pensione diretta;
- Devono esercitare un lavoro in famiglia o legato a responsabilità familiari che non sia retribuito;
- Non devono prestare attività lavorativa che comporti l’obbligo di iscrizione ad un qualsiasi ente di previdenza sociale;
- Possono prestare attività lavorativa part-time che li porti una riduzione delle settimane utili per il diritto a pensione.
Una volta iscritti a tale Fondo bisognerà corrispondere dei versamenti mensili, il minimo è davvero accessibile in quanto ammonta a soli 25 euro. Raggiunta l’età di 57 anni sarà possibile “andare in pensione” e ricevere dall’Inps un importo mensile.
A quanto ammonta l’assegno previdenziale
Non c’è una cifra ben precisa per quanto riguarda la pensione per le casalinghe: essa è un contributo che viene pagato in base al calcolo contributivo. In parole povere, maggiore sarà il numero dei contributi versati e maggiore sarà l’importo che si riceverà.
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Inoltre, è bene ricordare che i versamenti contributivi sono sempre e completamente deducibili dal reddito imponibile IRPEF.
Inoltre, chi riceverà questo contributo pensionistico dovrà tenere a mente che non è previsto il pagamento in favore dei superstiti e che non può essere cumulata all’assegno sociale.