È scientifico il fatto: al proprio medico si mente, non si dice tutto sapete perché?
Prima o poi è capitato a tutti di mentire al proprio medico curante o di non dirgli tutta la verità sul nostro stato di salute o sulle terapie che stiamo seguendo. Si tratta di una (cattiva) abitudine molto più diffusa di quanto pensiamo.
I motivi per cui si mente al proprio medico sono i più svariati. Per imbarazzo nello svelare dettagli troppo intimi sulla nostra salute o per paura di essere giudicati se non abbiamo seguito alla lettera una terapia o non abbiamo seguito alcune raccomandazioni, ad esempio quando si tratta di dieta ipocalorica.
I motivi principali sono questi ma non gli unici. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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È scientifico: al proprio medico si mente, sapete perché?
La percentuale di pazienti che mente al proprio medico è molto più elevata di quanto si possa immaginare. Secondo uno studio americano si tratta di circa il 70% dei pazienti.
Gli intervistati hanno risposto di aver mentito al proprio medico in diverse occasioni: per paura di essere giudicati, la maggior parte, per imbarazzo nel fare certe domande, per non voler conoscere quanto fosse il proprio comportamento. Queste le motivazioni più comuni-
I pazienti, tuttavia, hanno ammesso di aver mentito o non aver detto tutto al proprio medico anche quando non erano d’accordo con le sue raccomandazioni o, peggio, quando non avevano capito le sue indicazioni.
In questi casi, hanno sottolineato gli esperti, più che un problema di timore o imbarazzo esiste un problema di comunicazione con il proprio medico. Problema che può dipendere anche da una insufficiente empatia e di ascolto da parte dei medici, che, secondo i ricercatori dello studio, dovrebbero fare di più per mettere a proprio agio i pazienti, farsi capire ed essere disposti all’ascolto, anche delle obiezioni.
Lo studio è citato dalla rivista Focus.
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