Ipnosi e medicina non sempre vanno di pari passo, ecco i rischi

Valeria B

Salute e Benessere

Ipnosi e medicina non sempre vanno di pari passo, ecco i rischi da conoscere. Tutte le informazioni utili.

L’ipnosi è una disciplina con la quale si induce in un individuo uno stato di alterazione della coscienza o di trance. Deve essere praticata da un operatore esperto. Può essere anche autoindotta. In questo caso si parla di autoipnosi.

ipnosi e medicina

Contrariamente a quanto di pensi e a quanto mostrano film e tv, durante lo stato di ipnosi non si perde completamente la coscienza ma si prova un profondo rilassamento e una maggiore attenzione.

L’ipnosi viene utilizzata per controllare alcuni stati psichici e alcune sensazioni ed emozioni che sfuggono al controllo. Si ricorre all’ipnosi, infatti, per combattere l’ansia, lo stress e il dolore. Viene utilizzata anche per smettere di fumare o mettersi a dieta. E si tratta di una tecnica efficace, perché durante lo stato ipnotico la persona è più suggestionabile.

Se non correttamente praticata, tuttavia, anche l’ipnosi ha dei rischi. Ecco cosa bisogna sapere.

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Ipnosi e medicina non sempre vanno di pari passo: i rischi

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In primo luogo, poiché l’ipnosi è una disciplina riconosciuta dalla psicologia, va praticata solo da uno psicologo professionista o da un medico, come lo psichiatra.

Inoltre, anche se è indicata per diversi casi di stress eccessivo, per controllare il dolore nelle persone gravemente malate, come i pazienti oncologici, o durante il parto, non sempre è consigliabile.

Gli esperti, infatti, raccomandano di evitare la pratica dell’ipnosi nei soggetti che soffrono di gravi disturbi mentali. Perché lo stato ipnotico potrebbe peggiorare le loro condizioni. Tra gli effetti collaterali dell’ipnosi si segnalano: ansia, angoscia, creazioni di fasi ricordi, cefalea, vertigini e sonnolenza.

Dunque, bisogna valutare bene quando applicare l’ipnosi su un paziente e fare molta attenzione allo stato stress della persona. Perché in alcuni casi potrebbe peggiorarlo, invece di migliorarlo.

Infine, l’efficacia dell’ipnosi dipende molto dalla volontà e dalla predisposizione del paziente. Se un paziente non vuole essere ipnotizzato, l’ipnosi non funziona.

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