Quando si verifica nei bambini, la dermatite atopica può avere risultati anche gravi dal punto di vista psicologico. Ecco quali.
La dermatite atopica è una patologia piuttosto diffusa che quando si verifica nei bambini può avere conseguenze non solo fisiche ma anche psicologiche.
In questo articolo cercheremo di approfondire l’argomento e di spiegare in maniera dettagliata quali sono i risultati psicologici di questa condizione.
Dermatite atopica nei bambini: ecco le possibili conseguenze psicologiche
Quando un bambino è colpito da questo disturbo, può attuare una serie di comportamenti che manifestano uno scarso benessere psicologico.
Per prima cosa, i sintomi più diffusi sono una generale spossatezza e depressione. Tale condizione, durante l’adolescenza può sfociare anche in gesti estremi contro sè stessi o di:
- bulimia;
- anoressia;
- obesità;
- alcolismo;
- tossicodipendenza.
A tal proposito, un team di ricercatori americani ha condotto uno studio analizzando poco meno di 12mila bambini.
Ciò che è emerso è che i sintomi psicologici sono affiorati già in tenera età o comunque durante il periodo adolescenziale.
In particolare, le cause più frequenti sono diverse. In primo luogo, è possibile individuare una certa predisposizione di natura genetica che corrisponde a circa il 30 per cento dei pazienti.
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In genere, esordisce a partire dai primi mesi di vita e tende a migliorare verso l’adolescenza, tra i 10 e i 12 anni di età.
Il direttore di Dermatologia presso l’Università di Perugia nonché consigliere del SIDeMaST che riunisce i dermatologi in Italia, Luca Stingeni, ha fatto sapere però che non sono solo i bambini ad esserne colpiti. Anche gli adulti, infatti, sono soggetti a questa malattia infiammatoria di natura cronica.
Può durare da pochi mesi o anche anni e alternare periodi di miglioramenti a peggioramenti.
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Ciò detto, anche se non esistono cure definitive è importante rivolgersi ad una figura esperta che possa stabilire in maniera accurata la terapia da seguire.