Titolari di partita Iva e chi è rimasto con l’attività chiusa: c’è ancora tempo per chiedere contributi e bonus

Valeria B

Influencer - Esperti

Titolari di partita Iva e chi è rimasto con l’attività chiusa: c’è ancora tempo per chiedere contributi e bonus. Tutte le informazioni utili.

Agevolazioni fiscali, bonus e contributi a fondo perduto, sono gli aiuti per le partite Iva e gli imprenditori con l’attività rimasta chiusa, a causa della pandemia, di cui si può beneficiare fino alla fine dell’anno. Bisogna affrettarsi per presentare domanda, però, perché mancano pochi giorni alle scadenze.

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Nell’ultimo anno la pandemia di Coronavirus ha costretto a lunghe chiusure diverse attività, soprattutto quelle legate ai settori del divertimento e al benessere. Le discoteche hanno riaperto solo lo scorso ottobre, dopo più di un anno di chiusura. Mentre palestre, piscine, centri benessere e stabilimenti termali hanno subito lunghe chiusure a intermittenza, tra zone a colori.

Per sostenere queste imprese il governo ha previsto diversi aiuti economici. Così come altri contributi sono previsti per i titolari di partita Iva che hanno subito perdite di utili. Tutti questi sostegni stanno per scadere nei prossimi giorni e fino alla fine dell’anno. Ecco quello che bisogna sapere.

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Titolari di partita Iva e chi è con l’attività chiusa: c’è ancora tempo per contributi e bonus

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Vi ricordiamo tutte le forme di contributi e aiuti economici in scadenza per gli imprenditori che hanno subito perdite e chiusure della loro attività nel 2021 a causa della pandemia e delle misure restrittive.

Per i titolari di partita Iva è stato introdotto dal Decreto Sostegni-bis (dl n. 73/2021) un fondo perequativo, fino a 150.000 euro, previsto per coloro che, nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020, hanno avuto un risultato economico d’esercizio (differenza tra ricavi e costi aziendali) inferiore almeno del 30% rispetto al risultato economico d’esercizio relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019. Da questa differenza vanno decurtati eventuali contributi a fondo perduto già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate.

Il contributo a fondo perduto spetta ai titolari di partita Iva che svolgono attività di impresa o di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, a condizione che siano residenti o stabiliti in Italia. Inoltre, spetta agli enti non commerciali, compresi enti del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti, per lo svolgimento di attività commerciali.

Per richiedere il contributo c’è tempo fino al 28 dicembre. La domanda va inviata all’Agenzia delle Entrate in via telematica, collegandosi al sito web e cliccando nell’area riservata su “Fatture e Corrispettivi”.

Attività chiuse

Invece, chi è stato costretto a tenere l’attività chiusa a causa della pandemia ha tempo fino al 21 dicembre per fare domanda all’Agenzia delle Entrate ed ottenere contributi a fondo perduto.

Il Decreto Sostegni-bis ha previsto due tipi di contributi: il primo da 25mila euro per discoteche, sale da ballo e attività assimilate che erano ancora chiuse al 23 luglio 2021; il secondo un importo massimo da 12mila euro per tutte le attività dei settori dello svago e del benessere rimaste chiuse per almeno 100 giorni dal 1° gennaio al 25 luglio 2021.

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