Detrarre le spese sportive dei propri figli è possibile: ecco qualche consiglio pratico per poter recuperare il più possibile.
Ci sono alcune spese che gli italiani compiono quotidianamente che possono essere detratte. Le più conosciute sono le spese scolastiche e quelle relative alle prestazioni sanitarie e all’acquisto di medicinali, ma non sono le uniche.
Si possono detrarre anche le spese sportive per le attività svolte dai propri figli: una pratica molto utile per gli italiani la cui prole frequenta con regolarità palestre, piscine e centri sportivi.
Ecco come detrarre dalle tasse le spese sportive dei propri figli: una lista di consigli pratici che vi saranno davvero utili.
Spese sportive dei figli, si possono detrarre dalle tasse: ecco come
In un comunicato, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si possono detrarre dalle tasse anche le spese sostenute per la pratica sportiva dei ragazzi. Vi sono, però, alcuni importanti requisiti d’accesso.
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I ragazzi che praticano tali generi di attività, infatti, devono farlo a livello dilettantistico e devono avere un’età compresa tra i 5 e i 18 anni. Questi, però, non sono gli unici requisiti richiesti.
Le spese da detrarre dalle tasse, infatti, sono solo quelle relative a:
- Palestre, piscine e impianti polisportivi destinati all’esercizio della pratica non professionale;
- Associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI o dagli Enti di promozione sportiva.
Tutte le altre, invece, non sono detraibili.
Quali documenti sono necessari per la detrazione
Ai fini della detrazione ci sono alcuni documenti che è importante conservare per provare le spese sostenute. Tali pagamenti, inoltre, devono essere tracciabili e, quindi, non sarà possibile detrarre tutte quelle spese effettuate in contanti.
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Tra i documenti di fondamentale importanza vi sono:
- L’importo pagato;
- La ditta, la denominazione o la ragione sociale dell’associazione sportiva;
- L’attività sportiva praticata;
- I dati anagrafici del ragazzo che pratica sport
