Il Reddito di Cittadinanza è una misura che ha garantito la sopravvivenza a molte famiglie in difficoltà: ecco come rinnovare l’Isee per il prossimo anno per non perdere questo prezioso beneficio.
Il Reddito di Cittadinanza è una misura istituita per permettere un’entrata minima a tutte quelle famiglie che, per un motivo o l’altro, si sono momentaneamente ritrovare senza lavoro e senza un’entrata. Infatti, il fine ultimo di questo sussidio è quello di ricollocare l’individuo verso una nuova occupazione.
Richiederlo è davvero facilissimo: basta andare presso un Caf e portare con sé tutta la documentazione richiesta, tra cui il modello Isee. Qualora, invece, doveste beneficiarne per un altro anno, basterà rinnovare il vecchio Isee.
Ecco come fare e quale documentazione è richiesta.
Reddito di Cittadinanza: rinnovare l’Isee è davvero facilissimo, ecco come fare
I beneficiari del Reddito di Cittadinanza, qualora vogliano conservare questo beneficio, dovranno rinnovare l’Isee entro il 31 Gennaio 2022. Coloro che vogliano rinnovarlo, dunque, dovranno presentarsi presso un Caf o un professionista abilitato portando con sè tutta la documentazione necessaria.
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Servirà portare con sè:
- La fotocopia del proprio documento d’identità, del proprio codice fiscale e di quello di tutti i componenti del nucleo familiare;
- Contratto di locazione se presente;
- Modello 730;
- Depositi bancari, postali, libretti, titoli di stato, azioni, obbligazioni, CCT, BOT, buoni fruttiferi;
- Giacenza media del conto corrente bancario o postale;
- Certificazioni catastali, successioni, documentazioni di patrimonio immobiliare anche detenuto all’estero, atti notarili di compravendita;
- Laddove presente, certificato d’invalidità.
Rinnovo Isee per Reddito di Cittadinanza: cosa accade se non lo si fa
Attraverso un’apposita comunicazione, l’Inps ha chiarito che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che, entro il 31 gennaio 2021, non l’avessero ancora rinnovato vedranno il proprio sussidio sospeso.
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La prestazione, tuttavia, verrà reintegrata nel mese successivo a quello della presentazione dell’Isee.
Una volta corrisposta la dichiarazione, infine, l’Inps provvederà al reintegro del sussidio con il versamento dei corrispettivi dovuti per i mesi di sospensione.