Pronti per mangiare tantissime prelibatezze tipiche? Ecco i piatti più belli di natale!
Come ogni tradizione che si rispetti, ogni regione ha il suo menù e le sue pietanze. L’Italia è caratterizzata non solo dalla lettura, dalla cultura, dall’arte, dal cinema o dalla musica, ma anche dall’ottimo e genuino cibo.
Il Natale è alle porte ed è arrivato il momento di capire come organizzare il menù dei vari giorni di festa. Così da farvi ispirare dal vostro paese d’origine, dalle tradizioni e dalle varie pietanze tramandate dalle nonne negli anni, realizzando i piatti più belli di natale.
Grazie a questa guida potrete prendere spunto in base alle regioni che preferite o mixare le varie pietanze. In modo da realizzare un menù del tutto personale in base ai proprio gusti personali e alle esigenze degli ospiti e dei parenti.
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Partiamo col parlare delle usanze del nord! Infatti di solito si usa mangiare zuppe di legumi, fondute accompagnate a salumi del posto come per la Valle d’Aosta. In Piemonte e in Liguria invece si utilizza mangiare gli agnolotti di carne al brodo di cappone, vitello tonnato, bollito misto e come dessert invece il pan dolce e i ravioli.
Verso la Lombardia invece si passa ai ravioli ripieni di crema alla zucca e speck, cappone ripieno, la mostarda di Cremona e la torta sbrisolona. In Trentino Alto Adige si utilizzano i canederli sempre in brodo, carne stufata e il classico strudel di mele. In Veneto il risotto alla trevigiana, il classico riso con la salsiccia e i piselli, la polenta con i piccioni, il baccalà alla piacentina e non può mancare il pandoro con il Prosecco.
Per non dimenticare del Friuli Venezia Giulia che predilige gnocchi di patate con passata di patate, porri e montasio. Mentre in Emilia-Romagna i classici cappelletti ripieni di prosciutto crudo e brodo di cappone, di gallina e il pan di stelle. Verso il centro invece abbiamo la Toscana che si da alla pazza gioia con la zuppa di pesce chiamata caciucco, lumache al sugo e arrosto di faraona.
L’Umbria predilige gli spaghetti con tartufo e aringhe, il piccione, le fettine panate e il panpepato. Le Marche il classico spaghetto ai frutti di mare, olive all’ascolana e la pizza di Natale. Per il Lazio a natale non può mancare l’abbacchio al forno con le patate, la pasta al sugo di tonno i broccoli in brodo di arzilla.
In Abruzzo si predilige il baccalà ed infine ora tocca al sud. In Campania si realizza la classica pizza di scarole, la frittura di pesce, gli spaghetti con cozze, vongole e frutti di mare, la minestra maritata e per dolci invece gli struffoli, i roccocò, i mostaccioli e i susamielli.
Per la Puglia le orecchiette con le cime di rapa e la mollica, i cavatelli con i frutti di mare, l’agnello al forno con le patate leccesi e le cartellate. In Calabria l’anduja, le cicirate, lo stoccafisso con le patate e i cannarituli.
Mentre in Sicilia la pasta al forno, gli spaghetti con il nero di seppia, cannoli siciliani, cassata e molto altro ancora. Infine la Sardegna decide di utilizzare sia portate di mare che quelle di terra. Accompagnando il tutto con dell’ottimo vino rosso, salumi e formaggi di stagione.
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