Il nuovo vaccino Novavax potrebbe fare la differenza e, addirittura, convincere i “no Vax”: ecco per quale motivo.
La Commissione Europea ha da pochissimo approvato il nuovo vaccino Novavax, un vaccino molto più tradizionale rispetto agli altri anti-Covid e che, forse, potrebbe convincere molte persone. A causa della sua formula più “tradizionale”, infatti, esso è visto con maggior fiducia anche dai più settici.
Esso, dunque, potrebbe davvero fare la differenza proprio per l’impatto che potrebbe avere sulla società. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il nuovo vaccino Novavax può di certo fare la differenza nell’estendere la copertura vaccinale. La sua formulazione, infatti, è tradizionale: esso agisce in modo più semplice rispetto a tutte le altre formulazioni adottate dall’EMA.
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Esso, infatti, consiste in un vaccino proteico che, utilizzando proteine ricombinanti, introduce direttamente nell’organismo la proteina spike. In più, verrà somministrata anche una sostanza che aiuterà ad aumentare la risposta immunitaria.
Dunque, quando esso entra nell’organismo, quest’ultimo inizierà a produrre anticorpi e cellule T come difese immunitarie. Dunque, qualora si verrà a contatto con il Covid-19, il sistema immunitario sarà già adeguatamente allenato e impedirà al virus di entrare nelle cellule.
La sperimentazione di Novavax è stata condotta su oltre 45000 persone: i test clinici, dunque, hanno dimostrato un efficacia dell’89,7%. Esso è stato autorizzato per l’immissione in commercio ma solo dai 18 anni in su.
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La somministrazione, come tutti gli altri vaccini, avviene attraverso un’iniezione intramuscolo in due dosi: l’una a tre mesi di distanza dall’altra. Il suo vantaggio, inoltre, è quello di richiedere temperature di conservazione non eccessivamente basse: può essere conservato tranquillamente in frigo.
Questa possibilità lo rende molto attraente soprattutto per i Paesi più poveri e dove non sono presenti particolari infrastrutture adeguate.
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