Curiosità

A Capodanno voi cosa preparate il cotechino o lo zampone, ma la differenza la sapete?

A Capodanno è tradizione cucinare il cotechino o lo zampone. Due pietanze simili tra loro, ma anche diverse. Scopriamole.

Non devono mai mancare sulle tavole tradizionali per le feste di Natale e per l’ultimo giorno dell’anno. Cotechino e zampone vengono accompagnati dal purè di patate o dalle classiche lenticchie portafortuna.

Sono una pietanza tipica del modenese, ma che poi ha preso piede in tutta l’Italia. Nati dall’idea del cuoco di Pico della Mirandola quando nel 1511 le truppe di Papa Giulio II della Rovere assediarono la città di Mirandola. I cittadini erano stremati dalla fame ed avevano a disposizione solo pochi maiali. Qui l’idea di macellarli e di conservare la carne di maiale in degli involucri.

Differenza tra le pietanze più consumate a Capodanno

Che differenza c’è tra cotechino e zampone? Nell’impasto nessuna, sono entrambi preparati con un mix di carne, grasso, spezie e cotenna. Le spezie sono di solito il pepe nero, la noce moscata, i chiodi di garofano e c’è anche chi aggiunge il vino o un pizzico di cannella.


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La differenza quindi non è nel ripieno, ma nell’involucro. Il cotechino viene insaccato nel budello del maiale, mentre lo zampone nella zampa posteriore del suino.

Quale preferire dipende molto dai gusti, ma quello che è certo è che se acquistati freschi e poi cotti a casa hanno un sapore diverso di quelli precotti.


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Certo, questi ultimi si cuociono in una ventina di minuti in acqua bollente, mentre i primi bisogna prima bucherellarli avvolgerli in un panno e poi nella carta stagnola e vanno cotti per almeno due ore.

Ora quale scegliere dipende dai nostri gusti; se ci piace mangiare qualcosa di tenere e che si sciolga in bocca allora scegliamo il cotechino. Mentre se vogliamo sentire la cotenna sotto i denti scegliamo lo zampone.

Entrambi i prodotti hanno ricevuto un’importante certificazione, quella di Indicazione Geografica Tipica (IGT).

Valentina

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