Sono passati 20 anni da quando, nel 2022, si aprì una nuova fase storia per la maggior parte dei Paesi d’Europa: ecco di cosa si tratta e perchè ha cambiato le nostre vite.
Molti giovani d’oggi non lo ricordano, ma era il 2002 quando per la maggior parte dei Paesi d’Europa membri dell’Unione Europea, si apriva una nuova fase storica. Il processo d’integrazione Europea aveva compiuto quel passo in più per accomunare tutti i cittadini dei diversi Stati.
Un piccolo passo che ha segnato per sempre le nostre vite e quelle delle generazioni future: impossibile lasciarlo passare inosservato. Ecco di quale ricorrenza si tratta e perché ha cambiato così tanto le nostre vite.
Sono già passati 20 anni da quando, nel 2002, fu definitivamente introdotto l’Euro, la moneta unica. L’introduzione di una moneta comune per tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea che vi avevano aderito segnava, finalmente, la tanto agognata integrazione monetaria.
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I vari livelli di integrazione progettati negli scorsi decenni venivano, così, a completarsi con l’abolizione delle “barriere monetarie”. La Lira italiana, il Marco tedesco, lo storico Franco francese: ogni Stato cedeva la propria sovranità monetaria in nome dell’integrazione.
Questa ricorrenza importantissima è stata celebrata con parole d’incoraggiamento da parte dei vertici delle Istituzioni Europee. Scopriamo cosa hanno detto.
Non si è risparmiata Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea nel ricordare l’importanza e il valore dell’introduzione dell’Euro, la moneta unica. “L’euro riflette anche i nostri valori, come valuta globale per investimenti sostenibili. Ed è un forte simbolo di unità“, ha twittato.
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“L’euro è la nostra moneta, la nostra valuta europea, un simbolo concreto di successo che si trova ogni giorno nelle tasche di quasi 350 milioni di cittadini, in 19 dei 27 Stati Membri“, ha scritto invece Charles Michel, Presidente del Consiglio Europeo.
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