Stiamo vivendo nel bel mezzo della quarta ondata pandemica da Covid-19 e a destare le maggiori preoccupazioni adesso sono i contagi in forte aumento in tutto il Paese, a causa anche di una nuova variante altamente infettiva, che ha rapidamente soppiantato la tanto temuta Delta: parliamo dell’Omicron.
C’è chi si chiede se questa sia la variante che possa porre fine al picco della pandemia e ci permetta di tornare a vivere un’esistenza più o meno normale. E’ ancora presto per azzardare ipotesi, fatto sta che l’alto tasso dei contagi in aumento nelle ultime settimane, anche a seguito dei festeggiamenti natalizi, sta destando non poca preoccupazione tra le famiglie con bambini. Quali sono i sintomi principali a cui fare attenzione e quando è bene ricorrere al tampone?
Variante Omicron e sintomi nei bambini, quando preoccuparsi
Sono sempre più in aumento i casi di infezione da Covid-19 tra i bambini, infatti secondo gli ultimi bollettini divulgati dall’Istituto Superiore di Sanità il 50% dei contagi degli under 20 riguarda i bambini tra 6 e 11 anni.
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Nonostante l’esito positivo dei tamponi, però, fortunatamente i sintomi riscontrati non sono sempre così preoccupanti. La nuova variante potrebbe creare problemi di salute più gravi solo nei piccoli che non sono vaccinati e solo una piccola percentuale viene ricoverata in ospedale per aver contratto il virus.
Anche se i sintomi primari del Covid sono tosse, febbre, perdita di gusto e olfatto, la variante Omicron può manifestarsi con altri fastidi e disturbi, diversi da quelli classici. Secondo i dati raccolti, molti bambini positivi hanno sviluppato sintomi come eruzione cutanea, ma anche stanchezza, perdita di appetito e male alla testa, oltre a tosse, febbre e raffreddore che sono i più comuni. Insomma, nel caso in cui il bambino dovesse manifestare questi problemi, è necessario eseguire un tampone e contattare immediatamente il pediatra.
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Negli adulti, invece, la nuova variante si sta manifestando in modo ancora diversificato rispetto ai più piccoli, creando sintomi quali: naso che cola, mal di testa, affaticamento, starnuti continui e ma di gola. Proprio a causa di questi effetti che Omicron ha sulle persone, è facile non riuscire a distingue l’infezione da Covid con l’influenza stagionale. Esistono, poi, anche dei sintomi a lungo termine del cosiddetto Long Covid che colpiscono pazienti di ogni età e che ricorrono nel tempo come: debolezza, stati di ansia, insonnia, dolori articolari e muscolari, cefalea, febbre, malessere generale.