Sono diversi i disturbi di personalità da cui ognuno di noi può essere affetto e ogni carattere nasconde una patologia che si può rintracciare da sintomi ben precisi.
Ogni personalità e il carattere di ognuno di noi può celare dei disturbi che riguardano il nostro mancato adattamento alle condizioni della vita sociale e ai diversi ambiti del quotidiano. E’ possibile valutare i sintomi di queste patologie al fine di classificarle e rintracciare un approccio terapeutico efficace.
E’ quello che ha provato a fare lo psicologo Theodore Millon, per il quale descrivere una personalità vuol dire fare riferimento a un livello patologico nella norma. Egli ha individuato 15 stili di personalità che si possono muovere tra due polarità opposte: la prima è contraddistinta dal livello patologico nella norma e all’altra si trova una forma patologica nota.
Le patologie nascoste dietro al carattere, la classifica
Secondo gli studi dello psicologo, una prima personalità è l’introverso ed evitante, ossia una persona che a livello patologico normale è timida ma vorrebbe una vita sociale più ricca, frenata dalla sua insicurezza. A livello patologico, una personalità simile che no acquisisce fiducia in se stessa può trasformarsi in una persona riservata e introversa. La sua estrema timidezza nasconde sfiducia che può diventare forte senso di inadeguatezza. In questo caso la persona è riluttante verso ogni rapporto poiché fonte di imbarazzo.
Il nonconformista invece è colui che ripudia le regole sociali come vengono imposte e infrange le norme dell’ambiente culturale predominante in cui vive. Sono le cosiddette persone alternative, in genere sono artisti e veri trasgressori del quotidiano. Queste persone non rispettano l’autorità e le leggi, in genere sono immature e sconsiderate, anche molto impulsive. Possono addirittura diventare antisociali. Il disturbo antisociale di personalità è caratterizzato dalla inosservanza e dalla violazione dei diritti altrui, che danno vita ad atti di disonestà, aggressività, noncuranza e mancanza di rimorso.
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Il fiducioso – narcisista è colui che ripone molta fiducia in se stesso e nelle proprie capacità, crede pertanto di non dover dimostrare nulla agli altri, ma ha anche ugualmente bisogno di accettazione e approvazione sociale. Il narcisista allontana chi non riconosce il suo valore speciale. E’ abituato a ricevere lusinghe dagli altri ed è disposto a sminuire coloro che non tendono a lodarlo. E’ totalmente incentrato sui propri bisogni e non considera mai quelli altrui. La persona fiduciosa si mette sulla difensiva quando sente di essere attaccato o offeso, ma in un livello successivo di patologia può sentire il bisogno di sopraffare gli altri.
Il socievole – istrionico nella norma è una persona socievole ed estroversa, è emotivo e aperto agli altri, in genere stringe numerose relazioni sociali. E’ un personaggio estroverso e cattura l’attenzione su di sé. Quando è normale, ha capacità di auto-riflessione tale da poter intrattenere anche rapporti profondi, ma quando il livello diventa patologico, la sua socievolezza diventa ricerca estenuante di affetto. Agli altri sembra padrone di sé e molto sicuro, ma in realtà ha paura di restare da solo e ha bisogno di approvazione e accettazione.
Lo scettico dubita di tutto, è ipercritico e in disaccordo con gli altri. Nella forma patologica diventa passivo-aggressivo con una personalità ambivalente, costantemente combattuto tra la relazione con gli altri e i propri desideri. E’ in perenne lotta con se stesso e trascina dentro anche gli altri.
La persona capricciosa è volubile, nelle relazioni si mostra polemica e cerca lo scontro. E’ ansiosa e irritabile, si sente incompresa. Diventa borderline quando sperimenta stati alterni di malumore, malinconia, apatia, euforia. Non ha un’identità strutturata per questo vive con instabilità le relazioni interpersonali e la sua stessa identità.
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Il coscienzioso è pignolo e rispettoso delle norme. Lavora molto, è prudente, parsimonioso, perfezionista. Nella forma patologica diventa ossessivo compulsivo poiché vive conflitti intra-psichici che lo portano a trascurare le relazioni.
Infine esiste il sospettoso – paranoico che è molto prudente e fatica ad aprirsi con gli altri. Sta sulla difensiva e arriva ad attribuire agli altri pensieri e intenzioni non reali. Diventa paranoico quando prova risentimento verso gli altri, che considera moralmente scadenti e disonesti. A questo punto è irritabile, riversa sugli altri i suoi sentimenti negativi e tende a vivere in costante allerta.