Il gambero è il crostaceo più mangiato durante le feste natalizie. Per non sbagliare è meglio quello surgelo o fresco? Ecco le differenze!
Il gambero è un crostaceo ricco di proteine, acqua, vitamine e possiede un basso contenuto calorico, ma un alto contenuto energetico. Infatti è possibile assumere grandi quantità senza rischiare di ingrassare.
Inoltre il gambero essendo un crostaceo versatile può essere cucinato e abbinato a svariate pietanze. Oltre alle vitamine del gruppo A, B ed E o alle proteine, possiede anche vari sali minerali come il ferro, lo zinco e vari nutrienti come la niacina e vari flavonoidi.
Questo crostaceo possiede svariati benefici per l’organismo, per il corpo e per la pelle del viso. Infatti riduce l’invecchiamento cellulare, controlla i livelli di tiroide, la densità ossea, la salute dell’epidermide, dei capelli, previene la presenza di cellule tumorali, favorisce la memoria e la concentrazione.
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Innanzitutto bisogna dire che esistono svariate tipologie di gamberi come il gamberetto del Mediterraneo, quello della roccia, i gamberi rossi, quelli da fiume europeo, la mazzancolla, il gambero argentino, quello indiano e molte atre varietà. In base alla grandezza e al peso questi crostacei prendono nomi differenti, infatti si hanno i gamberetti, i gamberi o i gamberoni.
I gamberi essendo dei crostacei facilmente deperibili bisogna fare molta attenzione quando si acquistano. Infatti l’odore dovrà ricordare il male e non l’ammoniaca. Il colore dovrà essere tipico del gambero: grigio o rosa-rosso e il guscio non dovrà presentare macchie scure e disomogenee.
Se li acquistate freschi in pescheria fate sempre attenzione che il gambero sia duro e non troppo elastico e che le varie parti del corpo siano saldamente attaccate al busto e alla testa. Inoltre controllate sempre che l’etichetta equivale alla tipologia di gambero, in modo da non farvi fregare dai venditori disonesti e che siano disposti su banchi di ghiaccio.
Ai gamberi surgelati invece non si dovrà interrompere in nessun modo la catena del freddo alimentare. Infatti questi crostacei dovranno avere una temperatura costante di -18 gradi a scendere. In modo da non alterare le varie reazioni chimiche, le proprietà nutrizionali e organolettiche. Infine se li preferite surgelati a quelli freschi assicuratevi che siano stati congelati crudi e non cotti e poi surgelati in un secondo momento.
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