Se dormite male di notte a causa del respiro pesante e della apnee notturne, soffrire di una sindrome, una patologia cronica che può provocare conseguenze sulla salute. Ecco quali.
Il sonno disturbato può essere l’effetto di una patologia che si chiama Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome – OSAS). Si tratta di una malattia cronica che comporta difficoltà respiratorie durante la notte. Questo provoca risvegli continui, anche di pochi secondi, impedendo il riposo notturno.
Le cause individuate dai medici che provocano il restringimento delle vie aeree superiori causa di queste apnee notturne, sono: il peso corporeo elevato, l’abuso di sostanze alcoliche e del fumo, l’uso di farmaci o rilassanti. Ma quali sono i sintomi più comuni e quali le conseguenze sulla salute?
Chi soffre di questa patologia che disturba il sonno, generalmente presenta i seguenti sintomi notturni: russamento persistente e costante, pause respiratorie, sensazione di soffocamento, bisogno di andare in bagno, sudorazione. Ma anche di giorno è possibile capire se si soffre di questa malattia a causa dei seguenti disturbi evidenti: sonnolenza e stanchezza, cefalea, mancanza di concentrazione e attenzione, sbalzi di umore, problemi con la manualità.
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Cosa può succedere allo stato di salute? Nel lungo periodo, questa patologia delle apnee notturne può scatenare l’insorgere di ulteriori malattie correlate quali: problemi cardiovascolari come aritmie, ipertensione arteriosa, insufficienza, ictus; fenomeni di ipossia, ossia carenza di ossigeno, nel corso della notte e frequenza cardiaca instabile con alterazione della pressione arteriosa; resistenza all’insulina; sonnolenza diurna e variazioni dell’umore con possibile depressione.
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Anche se si tratta di una patologia molto diffusa, purtroppo viene diagnosticata in ritardo nelle persone ai fini di un trattamento medico ottimale. Questo perché alcuni dei sintomi vengono considerati comuni e non preoccupanti, tali da pensare a una malattia seria. Il genere la terapia consiste in determinate azioni mirate, a seconda del caso e del pare degli esperti: perdita di peso, che è uno dei maggiori fattori di rischio; intervento chirurgico o l’utilizzo di un apparecchio ortodontico da posizionare in bocca.
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