Uno studio pubblicato sul “Journal of Thoracic Oncology” ha portato ad una importante scoperta per tutti i fumatori. Ecco quale.
Diversi studi hanno portato alla conclusione che fumare aumenta il rischio di ammalarsi di cancro ai polmoni. Oltre, quindi, alla predisposizione genetica questa cattiva abitudine predispone un terreno fertile per la crescita di cellule tumorali.
A tal proposito, lo studio in esame ha voluto analizzare quali sono gli effetti sui pazienti malati di tumore ai polmoni dopo che smettono di fumare. Questo tipo di malattia risulta essere la più fatale, tuttavia, tale analisi ha portato ad un dato molto importante riguardo la possibilità di migliorare la possibilità di sopravvivenza dei pazienti che ne sono affetti.
In particolare, è stato scoperto che smettere di fumare consente di migliorare la sopravvivenza, non solo nei pazienti che presentano la malattia allo stato iniziale, ma anche quelli in cui lo stadio è già avanzato.
Stando a quanto rivelato dagli esperti il 29 per cento dei pazienti che smettono di fumare dopo aver ricevuto la diagnosi di tumore ai polmoni, possono andare incontro ad un miglioramento della condizione clinica.
A tal proposito, un gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha voluto analizzare oltre 10 mila pazienti con diagnosi di tumore ai polmoni.
Ebbene, i dati emersi inducono alla conclusione che mettere fine alla cattiva abitudine di fumare consente di migliorare la sopravvivenza anche in maniera molto significativa.
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Il motivo risiederebbe nel fatto che il fumo, in particolare il tabacco, è in grado di favorire l’avanzata delle cellule tumorali causandone, dunque, la crescita. Alla luce di quanto appena detto, non c’è dubbio, che si tratta di un’importante scoperta che apre la strada a nuove tecniche per quanto riguardo il trattamento di questa malattia.
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E’ chiaro, dunque, che non resta che attendere nuovi ed ulteriori studi al riguardo che vadano ad approfondire la questione e migliorare l’efficacia delle cure nell’ambito della lotta del cancro ai polmoni che resta, tra l’altro, tra i più letali.
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