Ecco dove non servirà il super green pass secondo le ultime indicazioni date dal Governo. Meglio conoscerle per evitare multe.
Dal Governo stanno lavorando per mettere in atto uno nuovo Dpcm che conterrà l’elenco delle attività per le quali non ci sarà bisogno di mostrare il super green pass per accedere.
Ci sono dei luoghi che dovrebbero rimanere accessibili a tutti che siano all’aperto o al chiuso. Ecco qualche esempio in modo da essere preparati quanto dal 1° di febbraio entreranno in vigore le nuove regole.
Ecco dove non servirà il super green passe e dove solo quello base
Nel nuovo Dpcm vengono elencate le varie attività che saranno esentate dal green pass. In questi luoghi potranno accedere tutti senza vaccinazione e senza nemmeno dover fare un tampone rapido.
Sappiamo bene che il green pass è valo per accedere sui mezzi di trasporto, aereo, metro, bus e così via, sarà necessario per bar e ristoranti sia all’aperto e sia al chiuso ed anche per andare a lavoro.
Con il Dpcm del 7 gennaio 2022 si specificano che l’elenco potrà essere di volta in volta aggiornato in base ai contagi ed alle necessita e che è stato pensato per “assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.
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Ecco dove non servirà il green pass:
- negozi di alimenti compresi supermercati, ipermercati e la bottega di paese. Compresi anche pescherie, macellerie e negozi che vendono bevande o surgelati;
- farmacie e parafarmacie e sanitarie per vendita di prodotti dedicati all’infanzia;
- rivenditori di legna, cherosene o pallet per il riscaldamento;
- mercati, che siano all’aperto o al chiuso;
- negozi per la cura degli animali domestici;
- pompe di benzina.
Inoltre per accedere a quest’altre attività non servirà il super green pass, ma anche solo quello base:
- tabaccaio;
- librerie e biblioteche;
- profumerie;
- fiorai;
- negozi di non prima necessità;
- parrucchieri e barbieri;
- centri estetici.
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In ogni caso meglio informarsi sempre con la struttura interessata prima di accedere per evitare problemi.
Ricordiamo che il decreto ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 che e che l’accesso alle strutture dovrebbe essere distinto se queste si trovano all’aperto o al chiuso con lo scopo di individuare quelle necessarie “per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso.