Ecco cosa cambia per le Regioni che entrano in zona arancione; tutto quello che c’è da sapere su spostamenti ed autocertificazioni.
Purtroppo con l’aumento dei contagi molte Regioni entreranno o già sono nella così detta zona gialla. Vivere in queste Regioni significa rispettare determinate regole se ci si vuole spostare. Valgono per tutti, ma ci sono differenze se si ha il vaccino oppure no.
Tutti speravano di non dover di nuovo fare i conti di nuovo con le zone arancioni, ma da ieri è già entrata la Valle d’Aosta e presto potrebbero seguirla altre Regioni.
Ecco le restrizioni in vigore in zona arancione
Le regole da rispettare in zona arancione sono diverse a seconda se si è vaccinati oppure no. Rispetto agli anni passati le restrizioni riguardano soprattutto i non vaccinati e quindi chi non ha il super green pass.
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Per essere in zona arancione bisogna superare tre indicatori:
- il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche;
- il 20% dei posti letto della terapia intensiva;
- avere un’incidenza settimanale di contagi superiore ai 150 casi ogni 100mila abitanti.
Le attività di commercio, negozi, parrucchieri, centri estetici, non chiuderanno, ma dal 20 gennaio ci sarà bisogno del green pass base per accedere ai servizi alla persona. Dal 1° febbraio si dovrà accedere a banche, negozi (no di genere alimentare) ed uffici postali solo dopo aver mostrato il green pass.
Per i bar ed i ristoranti che si trovano in zona arancione potranno essere frequentati, che sia all’aperto o al chiuso, solo dai vaccinati o da chi è guarito quindi è necessario possedere il super green pass.
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Discorso analogo per i mezzi di trasporto dove sarà necessario non solo mostrare il super green pass, ma anche indossare la mascherina ffp2. Anche se si vuole andare al cinema o al teatro bisogna avere il super green pass e la capienza degli stadi e dei palazzetti non deve superare il 35% del totale al chiuso e il 50% all’aperto.
Per quanto riguarda i spostamenti non ci saranno limitazioni si potrà muoversi tranquillamente se si è vaccinati, in caso contrario bisognerà mostra un’autocertificazione, ma solo nel caso in cui lo spostamento cominci da un comune con più di 5mila abitanti verso altri comuni oltre i 30 chilometri di distanza.