Salute e Benessere

Su milioni di vaccini migliaia le richieste di risarcimento ma pochissime quelle ammesse: ecco i numeri

Fa pensare lo strano caso accaduto in questo Paese: dopo la dose vaccinale sono pervenute numerosissime richieste di risarcimento ma sono state quasi tutte rifiutate. Ecco cosa è accaduto. 

In un Paese a seguito della campagna vaccinale anti-Covid c’è stato un enorme numero di richieste di risarcimento per danni che sarebbero stati causati dal vaccino. Tuttavia, di queste migliaia di richieste, solo pochissime sono state accettate e quasi tutte rifiutate.

Ecco dove si è verificato questo caso, perchè sono state rifiutate le richieste e i numeri per capirne meglio la portata. Scopriamo insieme di cosa si tratta. 

Rifiutate migliaia di richieste di risarcimento dopo il vaccino: ecco per quale motivo

In Germania, uno studio recentissimo nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung ha evidenziato alcuni numeri allarmanti. Su 155,4 milioni di vaccinazioni somministrate nell’intero Paese, i pazienti che vi si sono sottoposti hanno inoltrato ben 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali.


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Al di là di spaventi e fake news, solo pochissime tra queste hanno ricevuto risposta: 30 sono state rigettate e solo 18 ammesse. La Germania, infatti, riconosce i risarcimenti per i danni conseguenti al vaccino solo quando si patiscono danni superiori a quelli derivanti dalla normale reazione di immunizzazione.

Per quanto riguarda i risarcimenti, in alcuni casi, la Legge Federale prevede che a seconda della gravità diritto si aggiungeranno al risarcimento oltre 811 euro mensili.

Richieste di risarcimento dopo i vaccini: ecco perchè non è facile ottenerlo

Sempre nel Paese Europeo in analisi, è abbastanza difficile che la domanda sia accolta per diversi motivi. In primo luogo perché i danni da vaccino che possono far scattare un risarcimento sono davvero rari e poco probabili.


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In secondo luogo perché la disciplina in materia di risarcimenti è abbastanza complicata. Per ottenere un risarcimento in caso di certificato danno da vaccino, infatti, è necessario che esso perduri per oltre sei mesi. Inoltre, le sue conseguenze dovranno essere indicate nell’elenco delle malattie risarcibili. 

Tale valutazione verrà poi vincolata ad un’approfondita visita medica che richiederà tempi anche piuttosto lunghi e che sarà improntata alla ricerca della sicura correlazione tra la malattia o il danno e la vaccinazione.

Simona

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