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Draghi fa chiarezza sul Green pass: ecco cosa si può fare senza

Draghi fa chiarezza sul Green pass: ecco cosa si può fare senza. Firmato il DPCM con le attività escluse dall’obbligo.

È uscito finalmente il tanto atteso DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) in cui si elencano in dettaglio le attività e i servizi che non richiedono l’obbligo di Green pass.

Dal prossimo 1° febbraio, infatti, sarà necessario esibire il Green pass base, quello con il tampone, per accedere a tutta una serie di luoghi e servizi pubblici, compresi i negozi.

È quanto dispone il decreto legge del 7 gennaio 2022 n.1 che ha introdotto anche l’obbligo di Green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista e frequentare i luoghi di servizi alla persona. Quest’obbligo è entrato in vigore il 20 gennaio.

Invece, l’obbligo previsto dal 1° febbraio richiede il certificato verde con tampone per entrare negli uffici pubblici, accedere ai servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali. Sono tuttavia esclusi i servizi e le attività essenziali per le esigenze primarie della persona. Servizi e attività che sono stati indicati nell’ultimo DPCM. Ecco quali sono.

Draghi fa chiarezza sul Green pass: ecco cosa si può fare senza

Il nuovo DPCM, firmato dal premier Draghi il 21 gennaio 2022, elenca le attività essenziali che sono escluse dall’obbligo di possesso del Green pass base, quello che include il tampone negativo. Ecco quali sono:

  1. Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
  2. Commercio al dettaglio di prodotti surgelati.
  3. Vendita al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
  4. Vendita al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
  5. Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
  6. Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica).
  7. Vendita al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
  8. Commercio al dettaglio di materiale per ottica.
  9. Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.

LEGGI ANCHE: Green pass sui mezzi pubblici: ecco chi controllerà e chi rischia

Dunque, non servirà il Green pass base per entrare nei negozi e nei supermercati di alimentari. Senza certificato verde si potrà entrare nei centri commerciali ma solo nei locali dove sono venduti beni di prima necessità (alimentari, articoli igienico sanitari, medicinali e assimilati, prodotti di ottica, prodotti per animali domestici). Comunque, se all’interno di un supermercato sono venduti anche beni non essenziali (come oggetti per la casa, abbigliamento e prodotti di elettronica) le persone senza Green pass potranno acquistarli. Come è precisato dalle Faq pubblicate dal governo: “L’accesso agli esercizi commerciali in cui non è richiesto il Green Pass consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”. Questo per evitare di dover controllare il carrello della spesa delle persone senza Green pass. Solo l’accesso a negozi diversi non è consentito.

Contrariamente a quanto era stato anticipato, non è stato escluso l’obbligo di Green pass base per andare alle poste o in banca per ritirare la pensione.

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Inoltre, il Green pass non sarà richiesto per i servizi alla salute, dunque anche senza certificato si potrà accedere alle strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie.

Il documento non è richiesto nemmeno per accedere agli uffici giudiziari e delle forze dell’ordine per presentare denunce e per rilasciare testimonianze in un processo o in attività di indagine.

Valeria B

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