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Bonus acqua, a quanto ammonta e chi può richiederlo

Bonus acqua potabile: a quanto ammonta e chi può richiederlo. Tutte le informazioni utili da conoscere.

Tra i tanti bonus previsti dal governo a favore di cittadini e imprese segnaliamo il Bonus acqua potabile. Si tratta di una agevolazione che vuole incentivare l’utilizzo dell’acqua della rete idrica a scopo alimentare, con l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.

Grazie al bonus acqua i cittadini saranno più disposti a bere l’acqua del rubinetto di casa, utilizzando i sistemi di filtraggio che potranno installare beneficiando dell’agevolazione fiscale prevista.

Ecco come funziona il bonus acqua potabile e come richiederlo. Cosa bisogna sapere.

Bonus acqua potabile, a quanto ammonta e chi può richiederlo

Il bonus acqua potabile prevede un credito d’imposta del 50%, concesso ai cittadini e imprese per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi per migliorare la qualità dell’acqua erogata dall’acquedotto per il consumo umano.

Il bonus è concesso per sistemi di:

  • filtraggio,
  • mineralizzazione,
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche,
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Le informazioni sugli interventi effettuati andranno trasmesse in via telematica all’Enea.

Questa agevolazione, inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022, è stata prorogata al 2023 dalla legge di Bilancio.

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Come ottenere l’agevolazione

Per ottenere il bonus acqua, le spese sostenute, per l’installazione degli impianti di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento, devono essere documentate da una fattura elettronica o da un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito d’imposta.

Per i privati e i soggetti diversi dalle imprese, il pagamento delle spese va fatto con versamento bancario o postale o con altri sistemi diversi dai contanti. Comunque, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 sono consentiti i pagamenti effettuati in qualunque modo.

L’importo delle spese sostenute, a cui si applica il bonus, va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello in cui sono state effettuate, inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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Il bonus acqua può essere utilizzato in compensazione tramite F24, per le persone fisiche, non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno di spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Ulteriori informazioni sul sito web dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/bonus-acqua-potabile/infogen-bonus-acqua-potabile-cittadini

Valeria B

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