Positivi asintomatici, se fanno il vaccino che rischi corrono. Le informazioni da conoscere.
Il dubbio che assilla diverse persone e soprattutto tanti genitori che devono ancora far vaccinare i propri bambini è se esistano dei rischi nel caso in cui si venga vaccinati mentre si è positivi al virus senza saperlo, da asintomatici.
In queste settimane numerose persone si stanno sottoponendo alla terza dose del vaccino anti-Covid oppure stanno ricevendo la prima dose, come i ritardatari spinti dall’obbligo vaccinale per gli over 50 o dalle regole sempre più stringenti del Green pass, o come i bambini da 5 agli 11 per i quali la campagna vaccinale è iniziata poco prima di Natale.
Allo stesso tempo, da circa un mese abbiamo avuto un’esplosione di infezioni a causa della più contagiosa variante Omicron del Coronavirus, che per fortuna non ha avuto una proporzionale crescita di ricoveri e decessi. La nuova variante Omicron, infatti, è meno pericolosa, soprattutto per le persone già vaccinate con due dosi.
È normale, dunque, che molte persone siano state contagiate senza saperlo, perché non hanno sintomi oppure sintomi molto lievi simili a quelli di un raffreddore di stagione. Cosa succede se queste persone fanno il vaccino senza saperlo? Corrono dei rischi? Ecco cosa hanno risposto gli esperti.
Chi sta per vaccinarsi con la terza dose booster non deve temere di essere stato contagiato di recente dal Coronavirus ed essere positivo senza saperlo, perché asintomatico. Può tranquillamente sottoporsi al vaccino perché non corre alcun rischio. Non serve il tampone preventivo e nemmeno il test sierologico che misura gli anticorpi prodotti da una eventuale infezione.
Lo hanno spiegato gli esperti infettivologi, tranquillizzando tanti cittadini dubbiosi. La stessa rassicurazione la danno i pediatri ai genitori che devono far vaccinare i propri bambini. Anche se i vostri figli fossero positivi asintomatici al momento della vaccinazione, non corrono rischi per la salute. È importante, invece, che non perdano l’appuntamento. Perché rimandare il vaccino potrebbe esporli realmente al rischio di contagio e anche se il Covid di solito non è pericoloso per i bambini, in alcuni casi può avere conseguenze serie. Meglio evitare le complicazioni, anche se rare, e soprattutto i rischi di long Covid.
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Non ci sono rischi se si viene vaccinati mentre si è positivi asintomatici, perché non si creano interazioni tra la stimolazione immunitaria naturale dell’infezione e quella del vaccino, che peraltro impiega circa due settimane a formare la risposta immunitaria. Al limite la vaccinazione sarà stata inutile ma non dannosa.
I rischi non si manifestano nemmeno nel caso in cui la persona contagiata dal Coronavirus senza saperlo abbia dei sintomi lievi come mal di testa, naso chiuso o dolori articolari. La vaccinazione non interferisce con l’infezione naturale e non aggrava i sintomi. Tuttavia se i sintomi sono più forti, la vaccinazione va evitata ma non perché sia un rischio per chi sta male ma perché la persona potrebbe avere il Covid e contagiare gli altri. Con la febbre sopra i 37,5 gradi è vietato andare al centro vaccinale e non si può nemmeno uscire di casa.
Se una persona non ha la febbre ma pochi sintomi e si vuole togliere il dubbio può sottoporsi a un tampone antigenico prima di vaccinarsi.
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In caso di infezione contratta tra la prima e la seconda dose o prima della terza dose, vale quanto detto sopra: non si corre alcun rischio.
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