Sta per arrivare il vaccino di origine vegetale messo a punto in Canada. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono i suoi effetti collaterali.
Dal Canada, arriva la notizia che un vaccino composto interamente da ingredienti vegetali ha superato la fase 3 dello studio clinico che ne valuta l’efficacia e le controindicazioni.
In questo articolo, vi forniamo tutte le informazioni necessarie relative a questo nuovo vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica Medicago con la collaborazione di GlakoSmithKline, altro colosso operante nel settore farmaceutico.
Il vaccino contro il covid di origine vegetale è in attesa del lasciapassare da parte del governo canadese per poter essere somministrato nei soggetti di 18 anni. Al momento, la richiesta di approvazione sarebbe in attesa non solo in Canada, ma anche in:
La tecnologia utilizzata nella creazione di questo vaccino sarebbe davvero all’avanguardia dal momento che si tratta del primo completamente di origine vegetale. In particolare la società farmaceutica canadese ha utilizzato le piante per la produzione delle cosiddette Vlp che non sono altro che particelle simili a virus che, di fatti, riproducono la struttura di cui è formato il virus.
Questo le rende particolarmente riconoscibili dal sistema immunitario che reagisce mettendo in atto una risposta simile a quella che si genererebbe in caso di un’infezione contratta naturalmente. Trattandosi di particelle che non hanno la capacità di replicarsi, il vaccino vegetale in esame andrebbe somministrato insieme ad un adiuvante messo appunto da GlakoSmithKline. Questo perchè si andrebbero a rinforzare la risposta del sistema immunitario riducendo la quantità di antigene necessario per realizzare una dose.
Nello specifico, in riguardo alle modalità di conservazione, gli studiosi che hanno realizzato questo vaccino hanno riferito che la temperatura ideale è compresa tra i 2 e gli 8 gradi. Mentre, in riferimento alla somministrazione vera e propria di questo vaccino sono previste due dosi da eseguire ad un intervallo di tempo di 21 giorni tra l’una e l’altra.
Ciò detto, è chiaro che ci troviamo dinanzi ad una tecnologia davvero rivoluzionaria molto lontana da quella mesa a punto nel caso degli attuali vaccini.
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