A breve l’obbligo vaccinale sarà esteso anche al mondo dell’università: ecco chi vi sarà soggetto e come si potrà accedere alle strutture.
Lo scorso gennaio è stato aperto l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50: tali individui, infatti, qualora decidessero di sottrarsi alla somministrazione saranno soggetti a pesantissime multe. Gli over 50, infatti, potranno evitare la vaccinazione solo in caso di gravi e comprovati motivi di salute.
L’obbligo è da poco scattato anche nel mondo dell’università: alcune categorie, infatti, non potranno più scegliere se vaccinarsi o meno. In questo caso a prevalere sarà il bene della comunità.
Ecco chi sarà soggetto a tale obbligo e come si potrà accedere alle strutture in questione.
Scatta l’obbligo vaccinale per l’università: ecco cosa cambia
A partire dal 1 febbraio 2022 è previsto l’obbligo vaccinale per il personale delle università: esso è relativo sia ai docenti che al personale amministrativo. Allo stesso modo, è prevista la vaccinazione obbligatoria anche per le stesse categorie degli Istituti di Alta Formazione artistica, musicale e coreutica.
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Per quanto riguarda gli studenti, invece, non è previsto alcun obbligo fuorché quello relativo al possesso del Green pass. Infatti, questa categoria può ancora sottrarsi al vaccino e mostrare solo la certificazione ottenuta a seguito di un tampone negativo.
Tra le altre categorie di lavoratori a cui si aggiungono costoro, vi è il personale scolastico, quello sanitario, i lavoratori esterni delle Rsa e le forze dell’ordine.
Obbligo vaccinale per l’università: cosa accade ai trasgressori
Il decreto legge n° 1 del 2022 all’articolo 2 prevede l’obbligo vaccinale per le suddette categorie lavorative. Inoltre, tale articolo sottolinea anche che, in questi casi, responsabili del rispetto delle regole sono i responsabili degli atenei e delle istituzioni Afam.
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Cosa accade a coloro che decidono di trasgredire? Numerosi sono gli obiettori di tale obbligo e sicuramente si registreranno dei trasgressori. Per questo motivo, la Legge ha previsto anche le sanzioni che toccheranno a chi violerà quanto disposto.
Dunque, l’inosservanza dell’obbligo potrebbe portare alla sospensione dell’attività lavorativa e, conseguentemente, anche dello stipendio. Tuttavia, non saranno previste sanzioni disciplinati e verrà conservato il rapporto lavorativo.