Novità dal governo sulle pensioni anticipate previste dall’Opzione Donna prorogata per il 2022. Dall’Inps arrivano le disposizioni in merito.
L’ultima manovra del governo ha stabilito le novità sull’Opzione Donna recante le direttive per il pensionamento anticipato delle donne sia nel settore pubblico che in quello privato. La soluzione verrà prorogata anche nel 2022 e i requisiti per fare richiesta sono comunicati dall’Inps.
L’opzione donna stabilisce la possibilità di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro per tutte le lavoratrici dipendenti di 58 anni di età compiute e di 59 per le lavoratrici le autonome con almeno 35 anni di contributi. Secondo quanto comunicato dall’Inps, tutte le donne che vorranno fare richiesta di pensionamento anticipato devono aver raggiunto i requisiti in questione entro la fine del 2021.
La legge di bilancio del 2022 stabilisce dunque che potranno accedere al trattamento pensionistico anticipato coloro che avranno maturato i requisiti necessari entro il 31 dicembre 2021. Nel dettaglio, entro questa data devono aver maturato un’anzianità contributiva minima di 35 anni e avere un’età minima di 58 anni se si tratta di lavoratrici dipendenti, di 59 anni se sono lavoratrici autonome.
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Questa soluzione che presume il ritiro anticipato dal mondo del lavoro, però, ha il suo prezzo: infatti, l’opzione donna prevede Opzione donna una perdita tra il 20 e il 25% dell’assegno pensionistico rispetto alla pensione regolare. Questo è stato uno dei motivi per cui poche donne nei due anni appena trascorsi hanno deciso di ricorrere a questa agevolazione e cogliere l’opportunità della pensione prima del tempo. Si calcola che a usufruirne tra il 2019 e il 2020 siano state circa 33 mila donne.
Un’altra occasione per anticipare l’uscita dal mondo lavorativo, però, è l‘Ape rosa, ossia l’assegno di pensione anticipata, previsto per i lavori gravosi. L’assegno viene corrisposto a selezionate categorie di lavoratrici fino a quando raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata, e riguarda sia i dipendenti pubblici e privati, gli autonomi e i lavoratori iscritti alla gestione separata.
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A poter fare richiesta sono anche le lavoratrici disoccupate senza Naspi, quelle che assistono un coniuge o un parente stretto con handicap grave, gli invalidi civili. Per fare richiesta dell’Ape bisogna avere compiuto i 63 anni di età e possedere 30 anni di anzianità contributiva.
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