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Chiacchiere di Carnevale perfette, ecco gli errori da non fare mai!

Carnevale è in arrivo e con lui anche uno dei suoi dolci più tipici e preparati: le chiacchiere, dette anche frappe o bugie. Attenzione, però, a non commettere questi errori!

Le chiacchiere di Carnevale sono dolci tradizionali relativamente semplici da preparare e ottimi da gustare, tipici proprio per la loro fragranza. E’ facile, però, incorrere in qualche piccolo errore di preparazione che potrebbe inficiarne il risultato finale non sempre perfetto. Ad esempio, è possibile sbagliare lo spessore della pasta, oppure friggerle alla temperatura non idonea e con l’olio non adatto, ma anche la presenza alcolica nell’impasto. Insomma, ci sono tanti modi per sbagliare, ecco come evitare errori.

Chiacchiere di Carnevale

Che siano fritte o al forno, per chi le vuole più leggere, le chiacchiere devono avere la loro caratteristica superficie dorata e presentare le classiche bolle, ma allo stesso tempo essere sottili e croccanti in bocca. Per ottenere questo risultato bisogna guardare innanzitutto alla materia prima, ossia alla scelta degli ingredienti come la farina per le lunghe lievitazioni, che permette all’impasto di assorbire meno olio in cottura. Un pizzico di ingegno anche può aiutare nella buona riuscita della ricetta, ad esempio come l’aggiunta di una grattugiata di scorza di limone nella pasta per regalare un aroma fresco e profumato, nonché maggiore croccantezza.

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Chiacchiere di Carnevale, i 6 errori da non commettere!

Chiacchiere di Carnevale

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  1. Il primo errore da commettere è nella stesura della pasta che deve essere sottilissima e dovete stendere col mattarello, evitate dunque la macchina.
  2. Un altro aspetto a cui fare attenzione è la temperatura dell’olio per friggere, che deve  raggiungere i 175 gradi, che potete controllare con un termometro da cucina. Sotto questa soglia, il rischio è che l’impasto si impregni troppo di olio, mentre a temperature superiori il rischio è che si bruci. L’olio da prediligere per la frittura delle chiacchiere è quello con il punto di fumo maggiore, ossia quello di arachide che è superiore ai 200°, a differenza dei 180-190 dell’olio di oliva.
  3. Il giusto metodo di cottura è versare le chiacchiere poco alla volta nell’olio caldo, avendo la pazienza di cuocerle per qualche secondo per lato fino alla lieve doratura caratteristica. Il segreto, dunque, è girarle più di una volta abilmente. In questo passaggio, però, dovete essere veloci, per evitare che la pasta si imbrunisca troppo.
  4. Una volta che le chiacchiere sono pronte da entrambi i lati, dovete scolarle velocemente e verificare che la temperatura dell’olio non sia variata nel frattempo prima di versarne altre da cuocere. Non deve salire oltre i 180 gradi. In caso contrario, abbassate il fuoco oppure spegnetelo per qualche secondo prima di cominciare una nuova frittura.
  5. La parte alcolica che si mette nell’impasto è importante e da non sottovalutare, a piacere potete scegliere tra rum, grappa, vino bianco o Marsala. L’alcol ha la funzione di stimolare la lievitazione, permettendo la formazione delle bolle in superficie. Niente paura per i più piccoli, perché evapora in cottura diventando praticamente nullo, ma lasciando solo il sentore dell’aroma.
  6. Di base non servirebbe l’aggiunta del lievito nell’impasto poiché è superfluo, il consiglio quindi è quello di evitarlo.

 

 

 

Piera Feduzi

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