Il mercato del falso non si ferma neanche di fronte alla pandemia e bisogna fare molta attenzione: ecco quali sono le mascherine Ffp2 da acquistare.
Già dallo scorso mese l’utilizzo delle mascherine Ffp2 è diventato obbligatorio in numerosi luoghi pubblici e mezzi di trasporto. Tuttavia con tale obbligo è scattato anche un allarme davvero preoccupante: quello riguardante la vendita e la circolazione di mascherine false.
Il mercato della contraffazione, infatti, non si è fermato neanche di fronte alla pandemia: per questo motivo bisogna fare molta attenzione ai dispositivi che acquistiamo. Mascherine senza marchio CE o non conformi, infatti, potrebbero non proteggere dal virus e il loro utilizzo sarebbe inutile.
Ecco qualche consiglio per riconoscere quali mascherine Ffp2 bisogna acquistare.
I dispositivi di protezione individuale non a norma possono mettere in serio pericolo la nostra salute e non proteggere affatto dal contagio del virus. Il mercato del falso, infatti, si è adoperato nella produzione di mascherine che non sempre rispettano gli standard di sicurezza.
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La normativa vigente, ossia la EN 149:2001 + A1:2009 ha stabilito alcuni punti da rispettare grazie ai quali è possibile riconoscere un dispositivo vero da uno contraffatto. Non fatevi ingannare e aprite bene gli occhi: evitare fregature e capire quali acquistare in questo caso è davvero semplicissimo.
In primo luogo, infatti, è possibile riconoscere una mascherina Ffp2 originale perché sulla sua superficie esterna è stampato o impresso il nome del produttore e il modello. Ma non solo, ecco gli altri elementi che devono essere necessariamente riportati.
Altri elementi che sono stampati sulla superficie di una mascherina Ffp2 originale sono, senza dubbio, il marchio CE. L’approvazione degli standard da parte della Comunità Europea, infatti, sarà riportata o sulla mascherina stessa o sulla sua confezione.
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Tale marchio, poi, sarà seguito da un numero a 4 cifre: se volessimo fare una verifica, infatti, tali quattro cifre riporterebbero i dati dell’autorizzazione in questione. Ancora, la normativa di riferimento, ossia la EN 149:2001+A1:2009 deve essere stampata per intero o impressa in rilievo.
Infine, sulla sua superficie deve essere anche riportata la sigla R o NR: la prima indica un dispositivo riutilizzabile, la seconda uno monouso che, poi, andrà gettato via.
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