Il piercing all’orecchio è di gran tendenza tra giovani e non, curarlo bene però è difficile: ecco come evitare l’infezione.
Il piercing all’orecchio consiste nella perforazione di questa particolare zona del corpo per introdurvi gioielli di vario tipo, dimensione e materiale. In particolar modo, esistono numerosi punti dell’orecchio che possono essere forati: quelli più comuni sono i lobi.
Quando si decide di sottoporsi a tale perforazione, è importantissimo rivolgersi ad un piercer o un laboratorio qualificato e autorizzato dall’attività competente sul territorio. Il pericolo, infatti, è quello di incombere in infezioni difficili da curare e che possano mettere seriamente a rischio la propria salute.
Ugualmente importante, poi, è anche la cura fino alla guarigione che andrà affrontata a quotidianamente a casa. Ecco qualche consiglio per evitare l’infezione e per far sì che la zona possa guarire bene.
Nell’esecuzione di un piercing all’orecchio, come in tutte le altre zone del corpo, l’igiene è fondamentale. Il piercer dovrà utilizzare strumenti sterili che scongiurino qualsiasi danno a carico di chi vi si sottopone.
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Fondamentale, inoltre, è anche la cura che si dovrà eseguire nei giorni ( o addirittura nei mesi) successivi alla foratura. Un piercer professionale e che rispetta tutti i parametri igienico-sanitari non scongiura la possibilità d’infezione: grande cura deve essere tenuta anche da chi vi si sottopone nelle settimane successive.
Infatti, i tempi di guarigione previsti cambiano in base alla zona d’interesse: un banale piercing ai lobi guarisce, generalmente, in 6-8 settimane mentre quelli che interessano le cartilagini possono impiegare anche un anno.
Ecco qualche consiglio per scongiurare ogni infezione ed evitare di mettere a repentaglio la propria salute.
Se dopo aver effettuato un piercing all’orecchio dovesse fuoriuscire del liquido trasparente o chiaro e inodore dalla ferita potete stare tranquilli. Non si corre nessun rischio ed è soltanto la normale difesa dell’organismo nei confronti del corpo estraneo appena introdotto.
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Tuttavia, in questa particolare fase bisogna fare molta attenzione perché le infezioni sono davvero dietro l’angolo e prevenirle comporta una particolare meticolosità nelle operazioni di pulizia. Prima di toccare la parte interessata, infatti, occorre avere le mani sempre pulite e perfettamente igienizzate.
Fino alla completa guarigione, inoltre, occorrerà lavare bene la zona almeno due volte al giorno: si consiglia, comunque, di non superare le tre volte al giorno per evitare che la zona possa ulteriormente infiammarsi.
Il gioiello, poi, può essere deterso con un apposito sapone antibatterico non aggressivo.
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