In questi giorni si stanno susseguendo le notizie in merito alla crisi in Ucraina che paventano il rischio di una guerra. Sono in molti, però, a non aver compreso le ragioni per cui si sia arrivato ad una simile escalation e soprattutto quali siano gli interessi in ballo.
Sono ormai svariate settimane che si avvicendano le notizie in merito alla crisi ucraina, ma molto spesso sono difficili da decifrare così come gli avvenimenti che hanno condotto al deflagrare di una situazione che rischia di sfociare in uno scontro armato.
In questo articolo, cercheremo di fare un po’ di chiarezza in merito facendo il punto della situazione spiegando il tutto in parole semplici e comprensibili.
Ucraina: ecco cosa sta succedendo e perchè c’è il rischio di una guerra
Iniziamo col dire che quello in esame è un paese profondamente segnato da una storia molto complessa legata soprattutto alla Crimea. In particolare, nel 2014, in seguito alla caduta del Presidente ucraino, Viktor Yanukovich, fece la sua salita al governo un presidente vicino all’Occidente e, quindi, antirusso.
Vladimir Putin allora decise di rispondere con l’invasione nonché l’annessione della Crimea alla Russia. Il conflitto tra Ucraina e Russia dura, dunque, da svariati anni e, negli ultimi tempi, ha subito un peggioramento a causa del fatto che Putin ha deciso di posizionare 100 mila truppe al confine con l’Ucraina e posizionare navi della marina russa nelle acque del Mar Nero pronte per un’eventuale invasione.
Per la Russia, di fatti, l’Ucraina ha un’importanza strategica fondamentale dal momento che risulta essere una sorta di sbocco sull’Europa. Nello specifico, il presidente russo vuole evitare che decida di entrare a far parte della Nato, organizzazione volta a garantire la libertà e la sicurezza dei paesi che ne fanno parte, e dunque sfuggire al suo controllo. Alla luce di ciò l’Occidente, in particolare il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sta intervenendo per cercare di mediare tenendo intensi colloqui con la Russia. Ad ogni modo, nel caso di un’invasione da parte della Russia, la Nato ha fatto sapere che non risponderà militarmente, ma applicherà pesanti sanzioni di natura economica.