La cena per eccellenza degli innamorati deve essere in genere molto light: questo stimolerà la sessualità. Ecco cosa consumare e perchè.
Preparare una cena romantica per il proprio partner è quanto di meglio c’è al mondo: la tavola imbandita e il pomeriggio passato a cucinare gustose pietanze. In molti, però, hanno numerosi dubbi circa il menù da portare a tavola.
Più che preoccuparsi sul potere afrodisiaco dei cibi, infatti, sarebbero altri gli aspetti da prendere strettamente in considerazione. Uno, il più importante è la digeribilità: se si prospetta un focoso dopocena, di certo non si potranno consumare piatti pesanti e poco digeribili.
Ecco qualche consiglio per preparare una deliziosa cena tra innamorati senza che la sessualità possa affievolirsi.
Cena e sessualità: un pasto tra innamorati mettendola in salvo
Non solo San Valentino ma anche tutte le altre occasioni: tavola e sessualità non sono mai di comune accordo. Ogni cena che non vorrà trascurare la sessualità, infatti, dovrà essere rigorosamente light: il rischio è quello di un potente abbiocco che vi farà precipitare nel più profondo dei sonni.
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Il primo consiglio, in questo caso, è quello di limitare le porzioni: tante degustazioni piuttosto che un grande e consistente piatto. Infatti, i piatti abbondanti e pesanti rendono più difficoltosa la digestione.
A sorpresa, niente dolce e niente cioccolato: questo tipo di alimento regala una sorta di appagamento. Tutto ciò è proprio ciò che si vuole evitare in quanto costituiscono dei veri e propri sostituti della sessualità.
Cosa si beve in questi casi
Cosa si beve in questi casi? La parola d’ordine è non esagerare con gli alcolici: due bicchieri di vino andranno bene, non di più. Questo perché l’alcol altera lo stato di coscienza e rallenta i freni inibitori.
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Una risposta positiva anche nei confronti dello champagne, considerato la bevanda dell’amore. Al contrario, bisognerà evitare la birra: essa è prodotta con il luppolo, una sostanza considerata afrodisiaca e utilizzata per placare i “bollori” maschili.