Il 17 febbraio cade la giornata mondiale dedicata ai nostri amici gatti. Quale occasione migliore per parlarvi dei benefici derivanti dal possederne almeno uno.
Chi già possiede un gatto sa cosa significa godere della sua compagnia. Per questo è stata indetta una Giornata in cui, in tutto il mondo, si celebrano questi amici a quattro zampe nel lontano 1990.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere in merito ai benefici che si possono avere se si possiede un gatto secondo uno studio condotto dai ricercatori australiani. Quello che è emerso è davvero impressionante e deve fare riflettere sull’importanza di possedere un felino.
Giornata mondiale del gatto: ecco quali sono i benefici per chi ne possiede uno o più
Lo studio scientifico in esame ha fatto emergere che possedere un gatto può avere degli effetti estremamente benefici sulla mente e sul corpo. In riferimento alal sfera emotiva, di fatti, i padroni di questi amici a quattro zampe riferiscono di riuscire ad affrontare meglio la vita e i suoi problemi oltre che sentirsi più felici. Per quanto riguarda invece il fisico è stata registrata una sensibile riduzione di alcuni disturbi tra cui:
- mal di testa;
- mal di schiena;
- raffreddore.
In generale, duqnue, possedere un felino permette di godere di una maggiore salute fisica e psichica. Un’ altra analisi pubblicata sul Journal of the Royal Society of Medicine ha portato alla luce una capacità di infondere tranquillità e calma di questi speciali animali. Pare, di fatti, che siano in grado di migliorare la capacità di concentrazione come anche la frequenza dei battiti cardiaci. Ciò influisce in maniera positiva anche sulla pressione arteriosa.
In sintesi, da questi studi scientifici risulta chiaro che i benefici derivanti dal possedere un gatto sono davvero tanti e impressionanti. Ognuno di noi, infatti, dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di accogliere un amico a quattro zampe nella propria vita con il quale condividere le proprie giornate. Come si è visto i benefici riguardano non solo la sfera psicologica ma anche quella fisica. Basti pensare che, già nell’antico Egitto, erano considerati delle vere e proprie divinità e piacevoli animali da compagnia.
