È ufficialmente cominciato il conto alla rovescia in attesa del 31 marzo 2022, giorno in cui dovrebbe cessare lo stato di emergenza. Nel frattempo, a far discutere troviamo la decisione presa dal Consiglio Federale circa le restrizioni messe in atto per la pandemia da Covid-19.
Gli ultimi due anni hanno messo le persone di tutto il mondo faccia a faccia con un nuovo modo di vivere la vita, e con i volti coperti dalle mascherine per paura di un virus come quello del Covid-19 che non ha fatto sconti a nessuno.
Da qualche settimana, però, sembrerebbe possibile vedere una flebile luce infondo al tunnel, con la diminuzione significativa dei contagi e la tanto decantata calendarizzazione delle riaperture e dell’allentamento delle restrizioni imposte in questi due lunghissimi anni. Ecco, dunque, cosa cambierà.
Gli italiani sono in attesa di veder cambiare cambiate qualcosa nelle proprie abitudini quotidiane, già radicalmente stravolte dall’arrivo della pandemia e dalla certificazione Green Pass. Nel frattempo, in Svizzera qualcosa sembrerebbe esser già profondamente diversa, anche grazie a seguito delle decisioni messe in atto dall’Ufficio federale della sanità pubblica.
La nazione recentemente ha introdotto il Covid Certificate che attesta la presenza del vaccino, la guarigione o eventuale controllo con esito negativo. Questo, come avviene in Italia, viene richiesto in numerose location, oltre che sul posto di lavoro, ma nei prossimi giorni non sarà più così.
Il Covid Certificate, quindi, verrà richiesto solo in alcuni esercizi pubblici, mentre in campo privato sarà a discrezione del singolo se vorrà continuare a tenere in atto l’esibizione obbligatoria dalla certificazione, oppure no.
Man mano, però, anche tali obblighi verranno a cessare in vista della primavera con data ultima per la loro validità stabilita dal governo svizzero. Infine, aspetto importante da sottolineare: l’obbligo dell’equivalente svizzero del Green Pass resterà in attivo per i viaggi all’estero, messi in atto dai turisti che si recano nella nazione e per coloro che invece si recano fuori di essa.
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L’Ufficio federale della sanità pubblica, dunque, in queste settimane è impegnato nel rendere più chiare possibili le linee guida che prevedono appunto numerosi cambiamenti nelle restrizioni imposte per il mantenimento del contagio, motivo per cui a tenere banco troviamo anche la tematica “mascherina”.
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Dalla Svizzera, dunque, è stato reso noto che in tal senso cambierà ben poco per i cittadini residenti nella nazione, dato che l’uso della mascherina resterà obbligatorio in ospedale, case di cura e di riposo, ma anche in luoghi come parrucchieri e centri estetici, oltre che sui mezzi pubblici. In questo campo, dunque, l’allentamento delle manovre verrà valutato solo dopo la primavera e la verifica dei dati derivanti dalle misure già messe in atto.
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