Dietrofront sul regime dell’utilizzo del contante. Il voto modifica la precedente normativa. Ecco la soglia
Importante novità per quanto riguarda i pagamenti in contanti. Negli ultimi anni nel nostro paese si è cercato di incentivare i pagamenti con carta e bancomat a discapito di quelli cash. Questo per far si che ci possa essere un maggiore controllo e tracciabilità sui flussi di spostamento del denaro e dunque un importante passo avanti nella lotta contro l’evasione fiscale.
Per questo, nella legge di bilancio del 2020 era stato stabilito di fissare a 1000 euro il tetto massimo di spesa cash. Questo per favorire, appunto, la tracciabilità delle spese e dunque un maggiore controllo della situazione fiscale degli italiani.
“A decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, il divieto di cui al comma 1 e la soglia di cui al comma 3 sono riferiti alla cifra di 2.000 euro. A decorrere dal 1° gennaio 2022, il predetto divieto e la predetta soglia sono riferiti alla cifra di 1.000 euro” si legge nell’articolo 18 che regolamenta le modifiche al regime dell’ultilizzo del contante. Dall’inizio di quest’anno la nuova soglia sarebbe dovuta entrare in vigore, ma c’è stato un cambiamento.
Il voto agli emendamenti del decreto milleproroghe ha infatti modificato il provvedimento. La soglia non sarà di 2000 euro, ma resterà invariata rispetto a quella attuale. Sarà infatti possibile effettuare pagamenti cash sino a 2000 euro.
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Questo almeno sino al 1 Gennaio 2023, quando dovrebbe comunque entrare in vigore il dimezzamento della soglia fissata del regime dell’utilizzo del contante che era invece prevista per quest’anno. Il provvedimento previsto dalla legge di bilancio del 2020 non è stato quindi cancellato, ma si sono solo spostati i termini dell’entrata in vigore.
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Questo è avvenuto nonostante il parere contrario del governo e una lotta abbastanza serrata. La modifica è stata approvata con appena un solo voto di differenza tra favorevoli e contrari. Ad essere decisivi sono stati i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno fatto pendere l’ago della bilancia in favore della proroga. Manca ancora l’ultimo passaggio in parlamento, ma tutto sembra portare verso la nuova scadenza. Poi, si vedrà. E’ un tema infatti dove nel corso degli anni ci sono stati davvero moltissimi cambiamenti. Le modalità della lotta contro l’evasione fiscale è un tema che ha spesso diviso. Tutto, quindi, può ancora succedere
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