Quando si parla di salute è giusto preoccuparsi e capire da che cosa sia scaturito questa malattia. Ecco quali sono le cause, i sintomi e le cure opportune per combattere l’esofagite da reflusso gastrico!
Innanzitutto prima di parlare delle cause e dell’interno discorso è giusto soffermarsi sulla funzione essenziale dell’esofago. Infatti quest’organo permette il collegamento della gola allo stomaco.
Di solito è difficile rendersi conto di quest’organo, infatti l’unico momento dove è possibile avvertire la sua presenza è quando si manda giù un boccone un po’ troppo grande rispetto al solito.
Quando invece si parla di esofagite, si fa riferimento all’infiammazione della mucosa dell’esofago dovuta proprio ai liquidi acidi sono presenti in quel momento nello stomaco che tendono a risalire in gola.
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È importante capire effettivamente se è esofagite da reflusso mediante una visita esofago-gastrica. Una visita che comporta l’inserimento di una cannula, la quale ispezionerà l’interno dello stomaco.
Dopodiché verrà prelevata della mucosa e del liquido dello stomaco per valutarne lo stato mediante una biopsia. Di solito l’esofagite si manifesta in un individuo, nel momento in cui la struttura muscolare dello stomaco non è stabile.
Il muscolo che la funzione di evitare che i liquidi dello stomaco non risalgano è lo sfintere esofageo inferiore. Nel momento in cui esso smette di funzionare si ha una situazione spiegata precedentemente. Inoltre in casi peggiori e di trascuratezza si può andare incontro a svariate patologie, sindromi e malattie come l’esofago di Barrett.
Tra i sintomi più comuni per questo disturbo vi abbiamo il dolore toracico con annesso dolore dietro alla schiena ad altezza polmoni. Per non parlare della difficoltà a deglutire o dolorosa, raucedine o rigurgito acido.
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È importante adottare alcune accortezze, specialmente se uno specialista dopo le dovute analisi afferma che soffrite di questa infiammazione all’esofago. Si consiglia di cambiare le vostre abitudini non solo alimentari e soprattutto salutari.
Evitate l’assunzione di bevande gassate, zuccherate, alcol, fumo, caffè. Ma soprattutto cibi grassi, prodotti preconfezionati ricchi di coloranti, edulcoranti e conservanti. Affidatevi a un nutrizionista in modo da indicarvi una dieta in base alle vostre esigenze e le vostre problematiche, in modo da conoscere cosa si può mangiare e cosa no.
Inoltre prima di dormire cercate di tenere la testa leggermente sollevata, in modo da eventuali e spiacevoli risalite di succo gastrico durante il sonno. Infine in alcuni casi si dovranno assumere alcuni farmici o dover operare laddove sia necessario.
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