La campagna vaccinale segue a tutto spiano, e da qualche giorno a questa parte è anche scattato in via ufficiale il piano B dell’obbligo diretto ai cinquantenni, ma ad entrare in campo troviamo anche il Garante della Privacy a seguito delle multe che gli italiani dovrebbero ricevere in queste settimane.
Sono trascorsi due anni dall’avvio della pandemia da Covid-19 e l’arrivo del vaccino ha rappresentato per molti una vera e propria ventata di aria fresca, insieme alla possibilità di riprendere in mano la propria vita dovendosi comunque adattare alle regole imposte dal Governo insieme al Green Pass.
Nel corso delle ultime settimane, inoltre, si è anche fatto riferimento ad un altissimo numero di persone che hanno deciso di sottoporsi al vaccino, tanto che l’Italia ad oggi vanta circa 90% della popolazione vaccinata, ma il tutto non finisce di certo qui.
L’avvio dell’obbligo vaccinale per i cinquantenni avrebbe contribuito, ma non nel modo sperato dalla squadra di Governo di Mario Draghi che, al tempo stesso, è costretto a fare i conti con alcune problematiche riguardanti la sanzione che le persone in questione dovrebbero ricevere a seguito del mancato ottemperamento di tale “obbligo”.
Impossibile negare come nel corso degli ultimi mesi il vaccino abbia rappresentato un inesauribile fonte di ‘dibattitto’ e non solo, schieramenti che hanno poi dato vita anche a numerosi sconti ma allo stesso tempo a risultati stupefacenti. Durante la fine dell’estate 2021 e l’inverno del 2022 abbiamo visto sì un’impennata nei contagi da Covid-19, ma allo stesso tempo il popolo italiano ha avuto modo di notare una reazione differente al virus, complice anche il consistente contribuito della campagna vaccinale che ha permesso al ‘singolo’ di difendersi meglio dal Coronavirus, evitando così gli effetti negativi della malattia che nel 2020 non hanno dato tregua a numerose persone, molte dei quali hanno pagato lo scotto con la propria vita.
Dell’obbligo vaccinale per i cinquantenni e della multa che questi dovrebbero pagare nel corso delle prossime settimane, comunque, si conosce ben poco!
Gli organi di Governo, ricordiamo, hanno stabilito l’avvio di una sanzione prevista per tutto coloro che non si sono sottoposti alla prima e seconda dose del vaccino, regolando la loro posizione entro il 15 febbraio 2022 e non solo, dato che tale obbligo riguarda anche il singolo che dopo la scadenza del Green Pass da seconda dose non ha così provveduto a fare la terza. Le sanzioni in questione, inoltre, toccherebbero anche coloro che hanno un’esenzione momentanea o definitiva (rilasciata a seguito di gravi rischi riscontati per la loro salute) che nel caso in cui ricevano la fatidica multa dovranno dimostrare da sé quanto detto ed evitare così il pagamento della multa. Il tutto, però, non finisce qui.
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A intervenire su un nodo molto importante della questione, a quanto pare, sarebbe stato il Garante della Privacy che non accetterebbe di buon grado la ricerca del ‘non vaccinato’ da multare. Questa misura dovrebbe essere messa in atto, quindi, in tre passaggi: un controllo incrociato che parte della Usl attraverso i codici fiscali, la ricerca nel registro dei vaccinati e la comunicazione all’Agenzia dell’Entrare che dovrebbe provvedere ad emettere le multe con l’ADER (Agenzia delle Entrate – Riscossione).
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Una volta messi in atto questi passaggi la persona dovrà presentare tutta la documentazione nel caso di esenzione od ottemperanza all’obbligo, in caso contrario ha 180 giorni per provvedere al pagamento.
Durante un’audizione agli Affari sociali della Camera, il Presidente per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, secondo quanto reso noto da Il Post, avrebbe dichiarato: “Non è pienamente giustificabile, anzitutto in termini di protezione dati. Limitare la competenza dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione alle sole fasi successive all’avviso di addebito. Solo a partire da quella fase, infatti, il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione può ritenersi pienamente legittimato”.
In questo frangente, in fine, nessuna persona ad oggi avrebbe ricevuto la sanzione predisposta dall’obbligo vaccinale mentre la scadenza del Green Pass resta fissata al 15 giugno 2022.
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