La ricercatrice Veronica Ahumada, esperta di informatica sanitaria e interazioni uomo-robot e operante presso l’Università della California, sta portando avanti un importante progetto. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Veronica Ahumada è una ricercatrice che sta portando avanti un progetto volto ad aiutare le famiglie in cui sono presenti bambini affetti da malattie di tipo cronico o patologie gravi al punto da impedire loro di presentarsi a scuola.
Scopriamo insieme cosa è stato messo a punto per poter ovviare a questo problema che purtroppo riguarda numerose famiglie. Si tratta di un argomento particolarmente sentito per l’esperta Ahumada dal momento che anche lei quando era più piccola non è potuta andare a scuola per diverso tempo a causa di una malattia congenita.
Robot che sostituisce bambino a scuola: ecco Stretch
In particolare, la ricercatrice è impegnata oramai da qualche anno nella messa a punto di un robot di nome Stretch, che presenta peculiarità simili a quelle dei bambini oltre che un braccio in grado di afferrare e un’interfaccia che può essere utilizzata anche da loro. Non solo, può parlare e ascoltare i docenti che spiegano la lezione come anche i compagni di classe proprio come se il bambino fosse a scuola.
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Durante la ricreazione, il bambino da casa può addirittura avviare chat con i compagni e avere qualche momento per socializzare con loro. A tal proposito, la ricercatrice ha fatto sapere che i bambini che hanno cominciato ad utilizzare questo tipo di tecnologia hanno parlato di un vero e proprio cambiamento nella propria vita. Questo perchè, in tal modo, riescono non solo a seguire la lezione come se fossero presenti in classe, ma anche a socializzare con il loro coetanei.
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Resta però una dimostrazione scientifica che questo tipo di tecnologia sia in grado realmente di migliorare il rendimento scolastico di questi bambini come anche la loro vita sociale. Col tempo, infatti, bisognerà capire con l’aiuto di medici esperti quali siano i benefici sulla mente derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia. Quel che è certo è che potrebbe rappresentare un aiuto concreto per tutte quelle famiglie in cui sono presenti bambini che per motivi di salute non possono andare a scuola.