È arrivata la quarta dose in Italia, da marzo il via: a chi è destinata?

Piera Feduzi

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Arriva anche in Italia la somministrazione della quarta dose del vaccino anti-Covid dopo l’approvazione dell’Aifa. Circa 500.000 le persone interessate.

Nonostante l’Agenzia europea per i medicinali non si sia ancora pronunciata sulla necessità di una quarta dose di vaccino anti-Covid, per mancanza di dati sufficienti a disposizione, lo scorso 18 febbraio l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha annunciato il via libera alla somministrazione nel nostro Paese.

Quarta dose vaccino anti-Covid

A ricevere questa dose aggiuntiva a distanza di pochi mesi dall’ultima somministrazione saranno i soggetti più fragili. La nuova campagna vaccinale comincerà marzo, dopo almeno 120 giorni dalla terza inoculazione. Nel frattempo, da parte del Governo aumenta l’allentamento delle misure restrittive, per tentare un ritorno a uno stile di vita più normale possibile.

Quarta dose, a chi verrà somministrata

Quarta dose vaccino anti-Covid

La nuova campagna vaccinale italiana, che porterà alla somministrazione della quarta dose approvata dall’Aifa a partire dal mese di marzo, interesserà le persone fragili, circa 500.000 tra trapiantati e immunodepressi.

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L’Agenzia del farmaco è ancora in attesa di dati più soddisfacenti per allargare nei prossimi mesi la platea di soggetti a cui destinare il vaccino. Il altri Paesi, infatti, come Israele, la quarta dose è raccomandata a tutti le persone maggiori di 18 anni, dopo un’iniziale campagna dedicata solo agli anziani. In altre nazioni come la Corea del Sud, la quarta dose interessa gli over 60. Tornando in Europa, invece, in Svezia a riceverla sono gli over 80.

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Ogni Paese sta agendo in maniera discrezionale, ma è certo che secondo gli scienziati in futuro dovremo prepararci a ricevere una somministrazione annuale del vaccino anti-Covid. Per alcuni esperti, inoltre, sembra che la quarta dose sia inutile, tranne che per i soggetti fragili, se somministrata con i preparati che attualmente sono in dotazione. La situazione potrebbe cambiare nel prossimi mesi, quando a settembre sarà disponibile il vaccino tarato per la variante Omicron.

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