A due anni di distanza dall’accaduto, la vicenda sembra finalmente avere vissuto la sua ultima puntata. La situazione è stata infatti presentata al giudizio del tribunale di Trapani. La pena per il reato della signora richiesta inizialmente del pubblico ministero Marta Martinelli ammontava a 4 mesi di reclusione.
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L’avvocato difensore, Josemaria Ingrassia, come riportato dal Giornale di Sicilia, ha ribattuto le richieste dell’accusa, chiedendo l’assoluzione della sua assistita. La signora avrebbe compiuto il furto solo per fame, e non perché fosse sua abitudine rubare. Il reato sarebbe stato il frutto di un atto di disperazione. Il giudice della sezione di Trapani Francesco Giarrusso che si è occupato della sentenza ha dato ragione alle tesi dell’avvocato difensore.
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A presenziare alla lettura della sentenza del giudice, che ha di fatto scagionato l’imputata e messo fine alle sue sofferenze era presente la figlia. La signora ha infatti seguito l’udienza che la riguardava dalla propria abitazione. La notizia del giudizio che di fatto concluso per la signora un vero calvario lungo due anni, incubo passato tra le aule di tribunale che ora finisce grazie alla legge. La sentenza è però destinata a fare parlare ancora a lungo.