Gli italiani sono in trepidante attesa di poter presentare le loro richieste in vista della liquidazione dei bonus per le spese messe in atto nel 2021 e per le quali il Governo ha stabilito dei parametri di rimborso. Ecco come possibile accedervi.
Il 2022 segna un anno importante per le manovre finanziarie messe in atto attualmente dalla squadra governativa capitanata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
L’obiettivo, come lo stesso ha avuto modo di spiegare anche in occasione delle passate conferenze stampa, è quello di dare un input all’economia nazionale e non solo. Alcuni bonus, inoltre, sono stati strutturati con le specie intento di favorire anche un rinnovamento generazionale in campo idraulico e anche architettonico, come ad esempio avviene grazie al Superbonus 110%.
Nei mesi scorsi, inoltre, sono stati numerosi anche gli italiani che hanno deciso di mettere in atto un rinnovamento da un punto di vista idraulico nella propria abitazione, sia per quanto riguarda la sostituzione dei sanitari, che della rubinetteria o altro… ed è proprio loro che è stato strutturato il bonus da 1.000 euro per il rimborso delle spese sostenute.
Le ultime settimane sembrano essere diventate davvero molto frenetiche per gli italiani che intendono accaparrarsi i bonus messi a disposizione dal Governo per fronteggiare alcune delle spese che sono state sostenute nel corso del 2021, come ad esempio in campo idraulico e sanitario.
In tal senso, in aiuto e sostegno alle famiglie arriverà proprio il bonus idrico che prevede un rimborso di circa 1.000 euro e che copre gli investimenti fatti in sanitaria e ceramiche con apparecchi a scarico ridotto, il cambio di rubinetteria, nuovi apparecchi a un flusso d’acqua limitato e non solo.
Per poter ottenere la liquidazione richiesta è necessario presentare la propria documentazione relativa all’investimento fatto e quindi annesse ricevute di pagamento.
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Le modalità di accesso al bonus idrico da 1.000 euro sono state stabilite nella Piattaforma Bonus idrico Mite, Al quale si può fare accesso attraverso alcune autorizzazioni come appunto l’esibizione della Carta d’Identità Elettronica o il proprio Speed. Solo successivamente sarà possibile procedere con la procedura di registrazione che prevede l’inserimento di alcune certificazioni come, ad esempio, il codice fiscale dell’intestatario, l’importo della spesa sostenuta per la quale si chiede rimborso, specifiche tecniche per ogni apparecchio sostituito, identificativo catastale dell’immobile, dichiarazioni di non aver fruito di avere agevolazione fiscale per la fornitura sui medesimi beni… ecc…
Si tratta, quindi, di una lunga lista che richiede la presentazione di specifiche documentazioni per la quale è richiesta la massima precisione dato che in casi di errata compilazione non si può fare accesso al bonus idrico. La cosa fondamentale e da non dimenticare è che in caso di difficoltà nella presentazione della domanda è sempre meglio far riferimento ad un patronato caf ho un commercialista che vi può aiutare al 100% nella risoluzione delle pratiche e non imbattersi così in errore.
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