Essere delle persone disordinate può celare dietro di sé numerosi aspetti della propria persona che molti di non conoscono ancora.
Essere disordinati nella migliore delle ipotesi vuol dire anche essere una persona creativa, ma a questo aspetto correlate tante altre cose come, ad esempio, una predisposizione alla depressione o al disturbo dell’accumulatore seriale.
A intervenite in tal senso troviamo proprio un esperto che ha trovato il modo perfetto per far luce sulla cosa e chiarire cosa si cela, spesso, dietro il disordine della persona.
Il disordine ci influenza davvero?
Recentemente è stato pubblicato anche uno studio condotto dal Team di Kethleen Vohs dell’Università del Minnesota, attraverso il quale i ricercatori hanno quasi fatto un inno al disordine, come fosse una vera e propria rivincita sulla persona tendenzialmente ordinata puntando anche sulla creatività dei due gruppi di persone oggetto di studio.
Sia il disordine che l’ordine possono influenzare le nostre scelte quotidiane, ad esempio nel caso di una persona tendenzialmente ordinata ci troviamo di fronte anche a scelte in modalità di vita diverse come nel campo alimentare: questa tenderà a scegliere sempre un tipo di alimentazione più salutare essendo anche ben predisposta alla sopravvivenza di fuori degli schemi dell’organizzazione.
Il disordine, comunque sia, quasi indurre a scelte controcorrente e anche di aver voglia di grandi novità con maggiore frequenza mostrando di essere una persona più irrequieta, anche se gli studi scientifici hanno comunque dimostrato l’effettiva esistenza all’essere delle persone tendenzialmente più creative.
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“È una maschera”
Importante per chiarire quanto abbiamo appena cercato di spiegare è l’intervento, appunto, fatto dalla psicologa, divulgatrice di scienze e tecniche psicologiche, neurobiologia e genetica comportamentale, la dottoressa Anna De Simone: “Secondo la psicoanalisi, l’attitudine al disordine è una maschera che l’individuo indossa anche con sé stesso. Il disordine diventa un escamotage per evitare di guardarsi dentro e quindi riconoscere con chiarezza i propri limiti, le proprie ferite e bisogni insoddisfatti”.
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La dottoressa Anna De Simone, successivamente, nel lungo e dettagliato articolo pubblicato sulla piattaforma Piscoadvisor, della quale è fondatrice, circa le persone disordinate ha fatto anche il seguente appunto: “Gli oggetti lasciati qui e lì in modo disparato, rappresentano simbolicamente le questioni lasciate in sospeso, irrisolte o rinviate a un futuro ipotetico mai realmente contestualizzato”. Infine: “La persona disordinata tipicamente evita di fare progetti e preferisce considerare le diverse situazioni man mano che si verificano ma sempre a grandi linee, senza dimostrare un impegno completo”.