Il regolare consumo di alcolici in età giovanile non fa affatto bene alla salute. A dirlo è la scienza, con una ricerca condotta sul sistema cardiovascolare. Ecco perché fa male bere.
Il consumo o abuso di bevande alcoliche già in adolescenza e in gioventù aumenta il rischio di sviluppare diverse patologie a carico del sistema cardiovascolare, a causa dell’irrigidimento delle arterie. A dirlo è la Avon Longitudinal Study of Parents And Children, ricerca condotta su migliaia di ragazzi tra i 17 e i 24 anni d’età. Non solo, ecco cosa altro comporta l’uso di alcolici.
L’abuso di alcol mette a repentaglio il benessere generale del corpo, aumentando il rischio di sviluppare in futuro i tumori del tratto gastrointestinale, poiché altera la flora batterica, ma ricade negativamente anche su cuore e fegato, appesantendone il lavoro e compromettendone i tessuti. Il consumo di alcolici ricade anche sulla salute della pelle, proprio perché incide sulle funzionalità epatiche e il fegato è l’organo responsabile dell’eliminazione delle tossine dal corpo. L’epidermide appare opaca, senza tono, perde elasticità, appaiono le macchie dell’età nonché acne e brufoli, inoltre, in caso di compromissione del fegato, anche di colore giallo o tendente al grigio. Insomma, bere velocizza il processo di invecchiamento cellulare a carico di tutto il corpo, creando danni a volte irreversibili.
Alcol e giovani, lo studio sul sistema cardiovascolare
Lo studio parte dall’assunto che le persone, invecchiando, tendono a perdere elasticità nelle arterie, con una conseguente predisposizione a malattie cardiache e ictus. Questo irrigidimento però può essere causato non solo dall’età ma anche da fattori esterni come alcol e tabacco.
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Ed è proprio l’adolescenza il periodo più critico in cui tanti giovani cominciano a consumare queste sostanze. Per questo lo studio, Avon Longitudinal Study of Parents And Children, si è concentrato sui cambiamenti nella rigidità arteriosa di circa 2mila ragazzi tra i 17 e i 24 anni in relazione alle loro abitudini di vita.
Dalla ricerca è risultato che solo una minima parte, il 7% dei ragazzi, non consumasse alcolici, mentre il 52% e il 41% fossero rispettivamente medi e alti consumatori, ossia tra i 4 e oltre i 5 cocktail quotidiani. Per quanto riguarda il fumo, invece, era assente nel 37%, presente nel 35%, molto presente nel 23%. Nel frattempo sono stati rilevati cambiamenti dello stato arterioso dei giovani, la cui rigidità è aumentata in media del 10,3%, in proporzione all’aumento di consumo di alcol. Allo stesso modo, i fumatori ad alta intensità hanno riscontrato un aumento maggiore della rigidità arteriosa rispetto ai non fumatori.
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Questo indica che i giovani che cominciano ad abusare presto di alcolici e tabacco, sono anche fortemente a rischio di creare danni al loro organismo a lungo termine, come l’irrigidimento arterioso precoce che può portare a malattie cardiache e ictus.