In tempi di aumento dei prezzi nella fornitura di gas i consumatori si orientano al risparmio: in merito, consuma più un piano cottura a gas o elettrico? Facciamo chiarezza in merito alla questione.
Negli ultimi mesi il prezzo del gas naturale ha registrato degli aumenti vertiginosi. La situazione, già complicata alla fine del 2021, è diventata ancora più grave a seguito dell’escalation di tensioni tra la Russia e l’Ucraina.
In uno scenario di estrema incertezza e di previsioni che fanno paura, i consumatori italiani sono orientati sempre di più al risparmio. Ad esempio, in cucina conviene di più utilizzare un piano cottura elettrico o a gas?
Facciamo un pò di chiarezza in merito alla questione e scopriamo cosa c’è da sapere al riguardo.
Piano cottura a gas o elettrico: come si risparmia di più? La risposta che cercavate
Alla luce degli ultimi tempi, numerosi sono i consumatori che si chiedono se si risparmia di più utilizzando un piano cottura elettrico o uno a gas. I prezzi delle forniture sono in aumento e il risparmio è diventato ormai la parola d’ordine.
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Confrontare i due elettrodomestici è doveroso, soprattutto se avete intenzione di acquistarne uno nuovo nel breve periodo. In questo modo ammortizzerete le spese e, a fronte magari di un investimento più cospicuo avrete bollette più leggere per gli anni a venire.
Se si fa il confronto tra il prezzo del gas e l’energia elettrica che invece serve per cuocere una pietanza utilizzando un fornello ad induzione si possono iniziare a trarre alcune conclusioni. Analizziamole insieme e cerchiamo di fornire una risposta a questo interrogativo.
Piano cottura a gas o elettrico? Il segreto è l’efficienza
In questo confronto probabilmente l’aspetto più rilevante da considerare è costituito dall’efficienza dell’elettrodomestico in questione. In condizioni normali, infatti, il costo del gas naturale è nettamente inferiore a quello dell’energia elettrica seppur con delle riduzioni in termini di efficienza.
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Durante la cottura di una pietanza su un fornello tradizionale, infatti, la maggior parte del calore prodotto dalla combustione si disperde sotto forma di fumi caldi. Prendendo in considerazione, dunque, 1 kWh termico solo il 40% del calore prodotto dalla combustione andrà a scaldare realmente la pentola.
Al contrario, prendendo in considerazione un piano cottura a induzione tale percentuale si innalza al 75% con perdite molto più basse.