Salute e Benessere

Terapia oncologica naturale, un semidigiuno può agire come un vero e proprio farmaco, parlano gli esperti

Gli scienziati sono giunti ad una importante scoperta secondo la quale il semidigiuno può agire come vero e proprio farmaco contro il tumore. Scopriamo insieme cosa dicono gli esperti in merito.

I ricercatori sono giunti ad una importante conclusione secondo la quale attuare il semidigiuno può rivelarsi un vero e proprio trattamento contro le patologie oncologiche.

Scopriamo insieme in che modo il semidigiuno può diventare un vero e proprio farmaco contro alcune forme di tumore. Quella in esame è una scoperta che va a determinare un profondo cambiamento nelle terapie messe in atto contro la malattia in esame.

Terapia oncologica naturale: ecco la scoperta degli esperti

Diversi studi hanno messo in luce che le cellule tumorali traggono giovamento dalla disponibilità di zucchero presente nel nostro organismo così da produrre maggiore energia. Di conseguenza alcuni ricercatori, tra cui Filippo de Braud, ordinario di Oncologia medica, hanno posto l’accento sull’importanza di seguire una dieta ipoglicemizzante volta a diminuire i livelli di zuccheri che si trovano nel sangue.

Gli studiosi, di fatti, ritengono che seguendo il regime alimentare in esame si possa andare ad agire in maniera efficace proprio come se si stessero assumendo dei farmaci. Il piano alimentare di cui si parla prevede una restrizione calorica molto severa da seguire in maniera periodica per circa 5 giorni. Il piano alimentare deve essere ripetuto ad intervalli di tempo di tre o quattro settimane senza superare le 1.800 calorie in totale. Per di più ogni persona dovrà seguire un paino alimentare messo a punto in base al proprio quadro clinico.

Va detto che, così come specificano gli studiosi, si tratta di un digiuno a tutti gli effetti in quanto si possono assumere pochissime calorie, circa 300.

In particolare, si prevede larga assunzione di:

  • verdure verdi;
  • 1 cucchiaio d’olio d’oliva;
  • 30 gr di frutta secca.

Ciò detto, si tratta, di una scoperta molto importante che merita nuovi e ulteriori studi in modo tale da poter creare dei trattamenti sempre più efficaci contro i tumori e garantire ai pazienti un’aspettativa di vita sempre più elevata.

Sabrina

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