La regione Piemonte studia un sostegno per le famiglie che si rendono disponibili ad ospitare un bambino in fuga dalla guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha davvero sconvolto tutti quanti. Di fronti alle immagini di morte e distruzione non si può davvero rimanere indifferenti. Le folli azioni belliche hanno portato non solo a delle vere e proprie stragi, ma anche ad una delle crisi umanitarie più importanti che si ricordino in tempi recenti. Migliaia e migliaia di persone hanno lasciato le città prese d’assalto dall’esercito russo per tentare di mettersi in salvo e di fuggire dalle atrocità della guerra. Molti hanno tentato di raggiungere il confine per ricongiungersi a parenti o conoscenti residenti in altre zone d’Europa.
Da tutto il mondo sono partite iniziative per riuscire in qualche modo ad aiutare la popolazione colpita dalla guerra. Anche l’Italia è in prima linea nel cercar di inviare più aiuti possibili. Molti cittadini da più parti hanno chiesto come potessero rendersi utili pur a distanza e sostenere la popolazione ucraina.
Sostegno alla popolazione Ucraina: il Piemonte mette a disposizione voucher per chi è disposto ad aiutare
In tutta Italia numerose famiglie hanno dato la loro disponibilità per accogliere nelle proprie case coloro che hanno dovuto abbandonare la propria vita e la propria casa per scappare dagli orrori della guerra. Non solo. sono nate nel territorio diverse campagne per la raccolta di beni di prima necessità.
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La regione riconoscerà a tutti coloro che si metteranno a disposizione un voucher, un buono spesa per aiutare chi è pronto ad accogliere le famiglie ucraine nella propria abitazione. sono già 500 le famiglie che hanno già mostrato la loro disponibilità. Si attendono ovviamente numeri ancora più alti nei prossimi giorni. Continuano infatti le discussioni sulla creazione di contributi umanitari. La speranza di tutti è che ovviamente questo brutto momento possa presto finire, ma nel momento tragico c’è la solidarietà e la vicinanza della popolazione italiana e mondiale che si stanno stringendo intorno agli ucraini e sono pronti a fare tutto il possibile per, ognuno nel suo piccolo, aiutare.