In molti si chiedono se sia vero oppure no che Mario Draghi, Presidente del Consiglio italiano, abbia deciso di cancellare una volta per tutte il Bollo auto 2022. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
In questi ultimi tempi sono circolate diverse voci che prevedevano che il Governo Draghi avrebbe abolito il Bollo auto 2022. Alla luce di questi rumors sono in molti a sperare in questa previsione che riguarda la tassa sulle vettura.
A causa della pandemia, l’anno scorso si sono verificati dei rinvii del pagamento del bollo auto alla luce dei divieti sugli spostamenti che si sono resi necessari per fronteggiare la terribile emergenza sanitaria. Questo ha contribuito al susseguirsi delle voci di una presunta abolizione della tassa da parte del Governo. Ecco quanto c’è di vero
Bollo auto sarà cancellato? Ecco la risposta definitiva
Come molti di voi già sapranno, la tassa in esame va pagata entro il mese successivo alla scadenza. In poche parole, se la scadenza del proprio bollo auto è prevista per marzo 2022, si dovrà provvedere al pagamento entro il 30 aprile 2022 e quindi entro la fine del mese seguente.
Una volta specificate le modalità di pagamento, la risposta al quesito che molti si pongono riguardo ad una possibile abolizione della tassa di proprietà auto, in realtà, è no. Di fatti, non si tratta altro che di una notizia falsa, priva di fondamento. Buone notizie invece giungono per i possessori di auto potenti, con un minimo di 185 kW. A tal proposito, l’importo di questa tassa può essere calcolata in maniera molto semplice: dopo i 185 kW di potenza, infatti, è prevista una quota ulteriore fissata a 20 euro.
I possessori di auto di lusso fino ad ora sono stati tenuti al pagamento del superbollo dal 2011. Pare che il Governo Draghi stia maturando l’idea di eliminarlo dal momento che, tra l’altro, non garantisce un grande introito di denaro alle casse dello Stato. Va detto, comunque, che al momento si tratta di mere supposizioni basate su alcune voci che si stanno susseguendo in merito a questa tassa. Non resta che attendere nuove notizie volte a confermare la presunta intenzione del Governo Draghi.
