Salute e Benessere

Assumere troppo sale aumenta i rischi cardiovascolari, ecco il sale che dobbiamo utilizzare

Assumere troppo sale può mettere a repentaglio la salute e aumentare i rischi cardiovascolari. Questo particolare tipo di sale vi metterà al sicuro: ecco di cosa si tratta. 

Nel mondo e, in particolare, in Italia si assume troppo sale: questo ingrediente esalta il sapore dei cibi ma va usato con moderazione. Una grande assunzione di sale, infatti, può seriamente mettere a repentaglio la nostra salute ed esporci a più rischi cardiocircolatori.

Chi soffre di colesterolo alto o di ipertensione, inoltre, deve regolarne assolutamente l’utilizzo per non peggiorare la propria condizione di salute. Per questo motivo è bene usarne poco: secondo gli esperti, inoltre, esiste una particolare tipologia di sale che fa meno male delle altre.

Scopriamo insieme di cosa si tratta e come mettere al riparo la propria salute.

Attenti ad utilizzare il sale: questa tipologia fa meno male delle altre

Un eccessiva assunzione di sodio, dovuto dall’incredibile utilizzo che la cucina moderna fa del sale, può causare molti squilibri e scompensi nel nostro organismo. Inoltre, esso può severamente aumentare il rischio di sviluppare patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio. 


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Per questo motivo, ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda ai consumatori un utilizzo massimo di 5g di sale al giorno. In questa quantità, infatti, vi sono soli 2g di sodio: un contenuto ridotto che dovrebbe mettere al riparo il vostro corpo da eventuali rischi.

Qualora, invece, non volete rinunciare alla sapidità dei vostri cibi, esiste un particolare tipo di sale che, se consumato nelle giuste quantità, fa anche bene al corpo. Ecco di cosa si tratta e cosa raccomandano gli esperti.

Il sale iodato può proteggere l’organismo

L’assunzione di iodio attraverso l’alimentazione, soprattutto in gravidanza, aiuta a mantenere una corretta funzionalità tiroidea materna e fetale. Per questo motivo, il suo consumo è consigliato dagli esperti.


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Addirittura, in Italia, la Legge n. 55 del 21 marzo 2005 raccomanda l’utilizzo del sale iodato. Il suo utilizzo in cucina contribuisce a fornire il 60% del fabbisogno giornaliero di iodio. Dunque, l’utilizzo del sale deve essere comunque moderato ma tra quello classico e quello iodato è sempre meglio preferire il secondo. 

Simona

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