Sono trascorsi poco più di due anni dalla morte di Nadia Toffa, ma il suo ricordo è vivo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla e amarla, anche se oggi l’attenzione si pone si pone su altro.
Nel corso della sua vita Nadia Toffa ha sempre dedicato tutto il suo tempo alle battaglie che aveva deciso di intraprendere, così come successo durante gli anni di inchiesta legate all’Ilva di Taranto e i tumori che sono stati sviluppati da molte persone del territorio. Morti che hanno subito suscitato l’interesse della giornalista e che l’hanno spinta così ad indagare.
Nadia Toffa, comunque sia, era molto di più rispetto alla sue inchieste, era una donna piena di vita e di speranza, legata alla propria famiglia e alle nipoti che ha sempre incoraggiato a seguire i loro sogni a tutti costi… il tutto, però, non finisce qui.
Nadia Toffa, il ricordo a due anni dall’addio
Come abbiamo avuto modo di spiegate precedentemente, nel corso degli ultimi due anni l’assenza di Nadia Toffa ha toccato anche il mondo del giornalismo italiano che, negli anni, aveva imparato ad amare la cronista appassionandosi alle inchieste che questa aveva seguito con attenzione e dedicato tutta la sua carriera.
La giornalista e conduttrice de Le Iene, come detto precedentemente, era diventata anche un simbolo di forza, lotta e vita, un punto di riferimento per tutti coloro che, proprio come lei, stavano lottando contro il cancro nella speranza di poterlo sconfiggere e tornare alla vita… un ricordo e un esempio di forza che oggi vive nella Fondazione Nadia Toffa, fortemente voluta dalla famiglia della giornalista dopo la prematura morte.
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I bambini di Nadia Toffa…
In questi due anni dalla morte di Nadia Toffa la sua fondazione ha permesso di aiutare numerosi enti impegnati nel sostenere le famiglie che lottano contro il cancro, cercando di fornire ogni aiuto possibile.
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Il ricordo, in questo caso, va anche a tutte le storie dei bambini malati oncologici che un tempo anche Nadia Toffa aveva cercato di aiutare e di raccontarne le storie, bambini che continuano a lottare ancora oggi sostenuti, appunto, dalla Fondazione dedicata alla giornalista, come se fosse ancora qui in prima persona a sostenerli ad ogni passo.
