Omicron secondo i dati è risultata essere più contagiosa ma meno letale delle precedenti varianti Covid. Ecco il motivo
Il coronavirus è cambiato molto da quello che a fine del 2019 partendo da Wuhan mise in ginocchio il mondo. Le variante odierne del virus sono diverse da quelle di inizio pandemia. Prendendo la variante più diffusa al momento attuale, quella Omicron, si riscontra come questa sia infinitamente più contagiosa e abbia più facilità e velocità di diffusione rispetto a quelle precedenti. Anche se la mascherina si rivela un metodo di protezione piuttosto efficace.
I dati che arrivano su ricoveri e decessi sembrano lasciare intendere un minore impatto della malattia della variante Omicron. Meno persone sono state ricoverate e hanno avuto necessità di ventilatori o terapia intensiva. Bisogna tenere conto però anche della maggiore copertura data dalle dosi di vaccino che hanno tutelato in modo importante la popolazione. Dopo l’analisi teorica dei dati oggi anche uno studio sembra confermare la maggiore capacità di diffusione ma allo stesso tempo la minore aggressività della variante Omicron rispetto alle precedenti.
Un recente studio scientifico dell’Università di Verona nato dalla collaborazione con l’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda è stato pubblicato dalla rivista scientifica internazionale “Journal of Infection” ha confermato la spiccata contagiosità di Omicron, che sarebbe da riscontrare nel naso e nella gola.
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Gli infettati dalla variante infatti secondo lo studio riscontrerebbero nel naso e nella faringe una carica virale sino a quattro volte superiore a quella trovata nei soggetti colpiti dalle varianti Alfa e Delta. Questo renderebbe anche più facile il contagio in luoghi di assembramento e in circostanze favorevoli al contagio, come per esempio in presenza di molte persone ma senza indossare mascherine.
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Questo però sarebbe anche alla base della sua minore letalità. La concentrazione più rilevante di carica virale nelle vie respiratorie alte permette un maggior filtro del sistema immunitario. Il passaggio dell’infezione ai polmoni con una conseguente prognosi peggiore della malattia sarebbe quindi più difficile. Il sistema immunitario avrebbe modo di reagire in modo più efficace prima che la situazione possa degenerare. La facilità di contagio di Omicron, insomma, è in un certo senso il prezzo da pagare per la sua minore letalità. La maggiore carica virale riscontrata nel naso e in gola è il punto di forza e il punto debole nella lotta a questa variante.
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