È allarme su tutti i fronti per i consumatori e i supermercati, nel corso delle ultime settimane il tutto sarebbe sfuggito al controllo delle persone che hanno nuovamente preso di mira gli esercizi commerciali per fare scorte di cibo. Ecco cosa sta succedendo davvero.
L’Italia è ancora reduce dai due anni di pandemia da Covid-19 e un’emergenza sanitaria che non è ancora giunta al termine. È vivo nella memoria di tutti quanto avvenuto durante la fine dell’inverno e l’avvio della primavera del 2020 quanto le persone in tutto il mondo, come in Italia, hanno preso d’assalto i supermercati nel tentativo costante di fare scorte di cibo al fine di avere le dispense così piene da non temer mai, per certi versi, la fame.
Giorni difficili che, solo poco due anni, sembrerebbero essere tornati portando con sé una paura diversa… ovvero quello del rincaro prezzi e non solo.
Nel corso delle ultime due settimane sono numerose le cose cambiate in modo radicale in Italia, e non solo. Già da tempo si parlava di rincaro dei prezzi anche nei supermercati, i quali hanno dovuto adeguare nell’immediato i costi della merce alle spese da affrontare legate a luce, gas e non solo.
L’avvio della guerra che la Russia ha intentato contro l’Ucraina sta rendendo tutto molto più grave e devastante del previsto, con tanto di crollo delle borse e non solo, dato che secondo alcuni esperti economisti ben presto il costo del carburante potrebbe arrivare anche a 3 euro al litro, un rincaro che inevitabilmente intaccherà anche i trasporti e quindi gli esercizi commerciali impegnati nella rivendita di cibo.
Non a caso, si parla giù di allarme supermercati in Italia e del panico generale in cui versano le persone che stanno cercando di evitare l’inevitabile.
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Il continuo della guerra in Ucraina potrebbe incrementare il suo effetto domino sulle nazioni dell’Unione Europea non indifferente, se consideriamo il fatto che molti grandi colossi dell’industria hanno affermato di avere grano a sufficienza per un coprire solo un mese di produzione… e dopo cosa succederà?
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Questo sembrerebbe essere la grande paura che in questi giorni ha spinto molti consumatori a mettere in atto un approvvigionamento di scorte alimentari mai visto prima, il quale fonda le sue radici su motivazioni differenti: la prima è la pura di non reperire più alcuni tipi di cibi e la seconda riguarda un inevitabile ed ulteriore rincaro prezzi.
Una paura, comunque sia, giudicata già “esagerata” dato che fonti governative, un po’ come successo durante il primo lockdown, hanno fatto sapere che allo stato attuale non esistono rischi reali sulla possibilità che l’Italia resti senza scorte di cibo nei supermercati. Il rincaro prezzi, invece, continua a rimanere una vera incognita.
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