In queste settimane numerosi italiani troveranno un accredito sul proprio conto corrente relativo all’assegno unico destinato ai minori, ma non tutte le domande realizzate in questo frangente sono state accolte… come fare sapere se la nostra rientra tra queste?
Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, il 2022 si presenta come l’anno in cui far riferimento ai numerosi sussidi che il Governo a messi a disposizione dei cittadini italiani grazie ha l’approvazione della Legge di Bilancio arrivata recentemente.
Uno dei primi accrediti tempi attesi dell’anno troviamo quello messo a disposizione per tutte le famiglie, ovvero l’assegno unico che segue determinati parametri ma che è pressoché spetta a tutti i nuclei con minori a carico.
La presentazione della documentazione relativa all’assegno unico deve essere fatta all’Inps di persona o attraverso l’aiuto di un caf patronato che si occupa così delle varie pratiche burocratiche di presentazione, gli status di riferimento della domandina però sono pressoché gli stessi e visibili anche sulla pagina web realizzata ad hoc.
Infatti, secondo quanto reso noto da numerosi magazine che si occupano della tematica in questione gli status a cui facciamo riferimento sono i seguenti:
– In lavorazione
– Accolta
– Respinta
– Decaduta -> quando un motivo ne causa la mancata erogazione, per il quale è sempre bene indagare e in caso provvedere;
– Rinunciata -> nel momento in cui si rinuncia al sussidio
– In evidenza alla sede -> è l’Inpis a chiamare il soggetto destinatario dell’agevolazione e chiarire la sua posizione;
– In evidenza al cittadino -> quando è necessario incrementare la documentazione del beneficiario.
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I metodi di liquidazione dell’assegno unico restano, invece, invariati. A partire dalla seconda metà di marzo gli italiani che hanno fatto richiesta dell’assegno unico riceveranno il versamento sul proprio conto corrente di riferimento e non solo.
Nel momento in cui il contribuente che ha presentato la richiesta di assegno unico e già destinatario di Reddito di Cittadinanza vedrà la canalizzazione del contributo in questione nella carta già preesistente, e quindi utilizzata per il sussidio che riceve ogni mese.
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